Morto Aimone Canape, “il ragazzo del lago”

IL RICORDO DI MARCELLO FOA - Aveva 94 anni, era l'ultimo testimone della cattura di Mussolini a Dongo
Marcello Foa e Aimone Canape nel 2010
Marcello Foa
16.08.2016 11:10

di MARCELLO FOA - Aimone Canape se n'è andato nella sua Dongo. Aveva 94 anni ma per i lettori resterà per sempre "Il ragazzo del lago", il protagonista del mio primo romanzo.Lo conobbi nel 2008 grazie a un comune amico, Emilio Zuccoli, superando le mie iniziali ritrosie. "Devo presentarti una persona con una storia straordinaria", mi diceva. E aveva ragione. Quando lo incontrai pensai di trarne un articolo. E che articolo: l'incontro con l'ultimo testimone della cattura di Mussolini.

Ma Aimone, che aveva 86 anni, si oppose. Non voleva che si parlasse di lui. Nonostante la sua storia fosse straordinaria. La cattura di Mussolini a Dongo era soltanto l'ultimo episodio di una vita che, sebbene nel 1945 avesse appena 23 anni, era stata incredibile e che aveva permesso a lui, giovanissimo apprendista, di vivere, ad appena 16 anni, i fasti della Berlino nazista non da spettatore ma come un piccolo principe, adottato di fatto da una delle famiglie più ricche di Germania grazie alla prima di una serie di straordinarie coincidenze.

Aimone, che lasciò Berlino e una posizione in apparenza invidiabile per una delusione amorosa, non sapendo che quel gesto impulsivo da adolescente gli avrebbe salvato la vita. Aimone che tornato in Italia diventa soldato, poi dopo l'8 settembre partigiano e viene catturato, arrestato, torturato. Il partigiano che deve morire più volte ma che si salva sempre, guidato dall'istinto e dal destino. Aimone che interroga i gerarchi fascisti e poi si trova a tu per tu con Mussolini, nel giorno più drammatico della storia del Duce.

Quando seppe che l'editore Piemme mi aveva invitato a raccontare la sua storia non come articolo, né come saggio storico ma come romanzo, Aimone si convinse. E così che nacque "Il ragazzo del lago", diventato un best seller. È stata la grande gioia di Aimone, il suo conforto negli ultimi anni, segnati da un decadimento fisico - era diventato sordo e praticamente cieco - che lo ha isolato dal mondo.

Ciao Aimone, riposa in pace.