«Nell'agenda di Epstein anche Woody Allen e Lawrence Summers»

C'erano anche l'ex segretario al tesoro USA Lawrence Summers e il regista premio Oscar Woody Allen nella rete di vip influenti tessuta dall'ormai defunto finanziere Jeffrey Epstein anche dopo la sua condanna nel 2008 per traffico sessuale con una minorenne. Lo rivela il Wall Street Journal nella seconda puntata della sua inchiesta, basata su migliaia di migliaia di documenti inediti in cui Epstein annotava i suoi appuntamenti, dal 2013 al 2017.
Summers, secondo il Wsj, ha continuato a incontrare Epstein e cercare il suo aiuto finanziario anche anni dopo che Harvard aveva deciso di non accettare più le sue donazioni. Nel 2014 gli chiese consiglio per raccogliere un milione di dollari per finanziare un progetto di poesia online della moglie Elisa New, docente a Harvard, ottenendo due anni dopo 110 mila dollari da una non profit legata al finanziere.
Reid Hoffman, un venture capitalist miliardario e co-fondatore di LinkedIn, ha visitato l'isola privata di Epstein nei Caraibi e nel 2014 avrebbe dovuto soggiornare nella sua residenza di Manhattan. Woody Allen ha partecipato a dozzine di cene con sua moglie, Soon-Yi Previn, nella villa di Epstein e ha invitato Epstein alle proiezioni cinematografiche. Ehud Barak, l'ex primo ministro israeliano, ha visitato Epstein dozzine di volte e ha accettato voli sul suo jet privato mentre visitava le sue ville in Florida e a New York. Leon Black, il miliardario co-fondatore del colosso del private equity Apollo Global Management, ha programmato più di 100 incontri con Epstein dal 2013 al 2017.
Il Wall Street Journal precisa di non aver potuto verificare se tutte le riunioni programmate si sono poi svolte. Nella precedente puntata dell'inchiesta erano spuntati i nomi del capo della Cia William Burns, dell'ex consigliera della Casa Bianca di Obama Kathryn Ruemmler, del presidente del Bard College Leon Botstein e del grande vecchio della sinistra radicale americana Noam Chomsky: