Nuove regole per fintech e blockchain, il Consiglio federale punta a rafforzare la piazza finanziaria

Migliorare le condizioni quadro per favorire l'attrattiva della piazza economica elvetica, specie per le tecnologie finanziarie innovative. È quanto si propone il Consiglio federale con la modifica della legge sugli istituti finanziari, in cui si tiene conto degli standard internazionali attuali, inviata oggi in consultazione fino al 6 di febbraio.
La Svizzera, stando a una nota governativa odierna, è una delle principali piazze finanziarie nei settori della tecnofinanza e della blockchain, la tecnologia alla base delle criptomonete stabili («stablecoin») e di altre criptovalute.
Nel 2018, la Confederazione ha introdotto l'autorizzazione nell'ambito della tecnofinanza (nota anche come «autorizzazione fintech») al fine di promuovere l'innovazione nel settore finanziario e nel 2021 ha posto in vigore, fra i primi Paesi al mondo, una regolamentazione nell'ambito della tecnologia blockchain.
Ciò che è stato fatto finora però non basta più tenuto conto degli sviluppi in materia negli ultimi anni volti a rafforzare la protezione dei clienti e gli sviluppi giuridici internazionali in merito alle stablecoin e ai servizi per beni crittografici. Per questo, il Consiglio federale propone di istituire due categorie di autorizzazione.
La nuova categoria di autorizzazione riguardante questi istituti sostituirà l'attuale autorizzazione fintech e saranno apportate modifiche puntuali volte a migliorare l'attrattiva e la protezione dei clienti. In caso di fallimento, ad esempio, gli averi dei clienti devono poter essere scorporati, ossia non devono ricadere nella massa del fallimento.
Inoltre è prevista l'abrogazione dell'attuale limite all'accettazione di averi dei clienti, fissato a 100 milioni di franchi. Ciò dovrebbe offrire a questi istituti la possibilità di crescere e beneficiare di economie di scala.
Gli istituti per mezzi di pagamento possono emettere una particolare tipologia di stablecoin. A tale scopo sottostanno però a specifici obblighi. Per contenere i rischi di riciclaggio di denaro, vengono altresì precisati gli obblighi di diligenza da osservare nell'emissione di stablecoin. Queste ultime sono criptovalute ancorate al valore di beni patrimoniali (perlopiù il dollaro statunitense, ma anche il franco svizzero) che hanno un meccanismo di stabilizzazione del valore.
Si tratta di istituti che forniscono diversi servizi per beni crittografici. Dal punto di vista del contenuto, i requisiti in termini di autorizzazioni e attività si basano su quelli applicabili alle società di intermediazione mobiliare, ma sono meno esaurienti, poiché questi istituti non forniscono servizi con strumenti finanziari.
Infine, gli istituti di servizi per beni crittografici dovranno rispettare determinati obblighi per evitare conflitti di interessi.