Pandemia

OMS: «È finita l'emergenza COVID»

Lo ha detto il direttore generale Tedros Ghebreyesus: «Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere, deve restare l'idea della potenziale minaccia di altre pandemie»
©SALVATORE DI NOLFI
Ats
05.05.2023 15:42

Il Comitato tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità «ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l'indicazione». Lo ha detto il direttore generale dell'OMS Tedros Ghebreyesus. Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020.

«Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere. Deve restare l'idea della potenziale minaccia di altre pandemie», ha affermato in conferenza stampa Ghebreyesus.

«Ora abbiamo strumenti e tecnologie per prepararci a pandemie meglio e riconoscerle prima, ma globalmente una mancanza di coordinamento potrebbe inficiare tali strumenti. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori», ha continuato l'etiope.

Stando al numero uno dell'OMS, «all'inizio della pandemia, fuori dalla Cina c'erano circa 100 casi di COVID-19 e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da quel momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportati dall'OMS, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti».

«Non è finito»

«È con grande speranza che ora io dichiaro la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale, ma comunque questo non significa che il Covid sia finito in termini di minaccia alla salute globale». Lo ha detto in conferenza stampa il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Ghebreyesus.

«Resta il rischio di nuove varianti emergenti che possono causare nuove ondate di casi e morti. La cosa peggiore che i Paesi possano fare ora - ha avvertito - è usare questa notizia per abbassare la guardia, per smantellare il sistema che hanno costruito e per lanciare alla gente il messaggio che il Covid non è più qualcosa di cui preoccuparsi».

«Mentre noi parliamo - ha detto Ghebreyesus - migliaia di persone nel mondo stanno lottando per le loro vite nelle terapie intensive e milioni continuano a vivere con gli effetti debilitanti della condizione post-Covid. Il virus è qui per rimanere. Sta ancora uccidendo e sta ancora cambiando».

Il Covid, ha aggiunto Ghebreyesus, «è stato molto di più di una crisi sanitaria: ha causato sconvolgimenti economici, cancellando trilioni dal Pil e spingendo milioni di persone nella povertà. Ha causato sconvolgimento sociali, con chiusura delle frontiere e milioni di persone colpite da isolamento, depressione e ansia. Ora da più di un anno la pandemia sta registrando una tendenza al ribasso, con l'immunizzazione che è cresciuta e la mortalità che diminuisce con una minore pressione sui sistemi sanitari. Ciò ha permesso a molti Paesi di tornare alla vita come la conoscevamo prima della pandemia».

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