Tensioni

Pelosi in Malaysia, previsto in serata l'arrivo a Taiwan

La presidente della Camera americana è arrivata alla seconda tappa del suo tour in Asia – La visita inasprisce la polemica tra Stati Uniti e Cina
© EPA/Nazri Rapaai
Ats
02.08.2022 07:29

La presidente della Camera americana Nancy Pelosi, a capo della delegazione del Congresso, è arrivata in Malaysia, seconda tappa della suo tour in Asia, prima dell'ipotesi di una sosta a Taiwan, in base a molte anticipazioni dei media. A causa di ciò, si inasprisce la polemica tra USA e Cina e aumentano le tensioni militari nello Stretto di Taiwan.

Nancy Pelosi e la sua delegazione dovrebbero raggiungere l'aeroporto di Songshan, a Taiwan alle 22.20 di questa sera, ora locale, secondo quanto riporta il Liberty Times, mentre il Presidente Tsai Ing-Wen e il suo ufficio non hanno rilasciato dichiarazioni a conferma o smentita della visita della speaker.

Nessuna delle più alte cariche degli Stati Uniti d'America ha messo piede a Taiwan negli ultimi 25 anni. Previsto, secondo alcune fonti, un incontro con il Presidente Tsai Ing-Wen.

Minaccia di risposta militare

Pelosi, nella capitale malese Kuala Lumpur, è arrivata dopo essere atterrata alla base della Royal Malaysian Air Force (RMAF) a Subang intorno alle 10.30 locali, dopo il breve volo da Singapore. La speaker dovrebbe incontrare la controparte Tan Sri Azhar Azizan Harun presso l'edificio del Parlamento a mezzogiorno prima di un pranzo con il premier Datuk Seri Ismail Sabri Yaakob, in base al resoconto dei media locali.

Il programma ufficiale prevede che, dopo Kuala Lumpur, Pelosi di diriga a Seul, in Corea del Sud: la rotta dei voli commerciali sulla tratta segue la costa orientale di Taiwan, opposta quindi a quella della Cina, creando le condizioni migliori per uno scalo a Taipei con le minacce di risposta militare da parte di Pechino.

Gli Stati Uniti stabilirono i legami diplomatici con la Malaysia nel 1957 in seguito all'indipendenza dalla Gran Bretagna: le parti hanno elevato le relazioni bilaterali a un partenariato globale nell'aprile del 2014.

La visita a Taiwan minerebbe i legami

La possibile visita della presidente della Camera USA a Taiwan minerebbe le relazioni tra Cina e Stati Uniti: è quanto ha ribadito l'ambasciatore cinese delle Nazioni Unite, Zhang Jun.

«Apparentemente una visita del genere è molto pericolosa, molto provocatoria», ha osservato Zhang in una conferenza stampa tenuta in occasione dell'inizio ad agosto della presidenza cinese del Consiglio di sicurezza dell'ONU. «Se una visita del genere si verifica, minerà anche le relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti», ha aggiunto il diplomatico, per il quale la possibile visita di Pelosi non dovrebbe essere paragonata a quella del 1997, fatta dallo speaker della Camera Newt Gingrich: «Un errore iniziale non rende legittimo il quello seguente», ha aggiunto.

Inoltre, «anche la situazione a Taiwan sta cambiando con il supporto di alcune forze esterne. La tendenza di Taiwan verso l'indipendenza si sta ulteriormente sviluppando. Se non intraprendiamo azioni appropriate ed energiche per fermarla la situazione potrebbe essere persino fuori controllo», ha continuato Zhang.

L'invito a Washington è di «onorare il suo impegno per il principio della Unica Cina», che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito durante una video chiamata con il leader cinese Xi Jinping la scorsa settimana. Zhang ha concluso assicurando che «faremo tutto il possibile per difendere la nostra sovranità e integrità territoriale».

Ritorsioni commerciali già in atto

La Cina ha sospeso nella notte l'import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan con una mossa che appare come una prima ritorsione contro la possibile visita nell'isola di Pelosi.

I media di Taipei hanno rimarcato che «l'improvvisa mossa delle Dogane cinesi causerà un duro colpo» all'industria alimentare locale, tra agricoltura e pesca. Le Dogane, in base ai rilievi ufficiali, hanno contestato «la violazione delle normative pertinenti e interrotto d'urgenza l'import». Dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni taiwanesi per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.

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