Per gli alberghi di Bellinzona una «buona stagione» in vista

Il «Galà dei Castelli», incentrato sull’atletica leggera? Cancellato. La rassegna musicale «Castle on air», che in un decennio aveva portato sul palco i Måneskin, i Gipsy Kings, gli Europe? Anche quella non c’è più. Eppure, le prenotazioni nelle principali strutture ricettive di Bellinzona continuano a fioccare. Oggi più che mai, vien quasi da dire. Complice il collegamento ferroviario AlpTransit o la manifestazione dedicata al basket (il «Fimba Championship» dal 27 giugno al 6 luglio nelle principali piazze ticinesi, con migliaia di atleti da tutto il mondo), per gli albergatori si staglia all’orizzonte una stagione «buona», o anche «molto buona» che rinnova l’andamento positivo riscontrato negli ultimi anni. Una tendenza che, come confermano i diretti interessati, «viaggia» di pari passo non solo con un aumento dell’offerta, ma anche con una collaborazione e un coordinamento sempre più stretto tra gli attori in gioco.
Tra Asia e America
Il primo hotel - impossibile da non scorgere appena scesi dal treno, proprio di fronte alla stazione - è lo storico Internazionale, dal 2010 gestito da Michele Santini. «Siamo sempre più un’alternativa interessante a Locarno o Ascona», evidenzia il 43.enne riferendosi alla città, facendo strada oltre l’area della ricezione, verso la terrazza sull’altro lato. «Rileviamo anche un aumento dei turisti asiatici che visitano in gruppo la nostra Fortezza, magari abbinandoci delle convenzioni anche sotto il profilo della ristorazione. E nonostante il turismo interno svizzero, tedesco e romando, rappresenti comunque il 70% delle prenotazioni, c’è una crescita dai mercati limitrofi e americani». Il nostro interlocutore parla poi di un inizio «complicato», per le condizioni meteorologiche e per i citati eventi spariti dal calendario, «ma le prospettive sono migliorate».


Scendendo lungo il viale che porta alla collegiata, nella parte «bassa», pedonale, i tavoli del ristorante Croce Federale - che propone anche delle camere - sono gremiti per la pausa pranzo.
Sempre più idee
«I dati che vediamo sono in linea con gli anni precedenti e per i mesi che abbiamo alle porte siamo molto fiduciosi», afferma il responsabile, Gabriele Zünd, 58 anni, il quale ricorda come la gestione sia in mano alla famiglia da quattro lustri. Per quanto riguarda le cifre, anche in questo caso si conta molto sulla clientela «locale», per fortuna sempre presente, mentre quella straniera è più incerta, influenzata dal tempo e da altri fattori. «Vediamo però che la capitale sta ampliando le idee rivolte ai visitatori, grazie agli sforzi del Municipio e alla creazione di ulteriori appuntamenti».
Scendendo verso il maniero che la domina, ecco l’Unione. Un’altra attività a conduzione familiare, sulla piazza da 75 anni: è infatti Laura Guidicelli Berini, direttrice da otto anni affiancata dal padre, a salutare dalla ricezione. «Sono molto ottimista, il volume di prenotazioni è promettente, anche grazie a iniziative come il Congresso sui linfomi, in programma dal 17 al 21 giugno con livelli di partecipazione da primato», spiega la 33.enne, che cita al pari dei colleghi il convegno sulla pallacanestro.
La sfida dell’inverno
«La nostra sfida, ora come ora, è riuscire a “riempire” gli spazi lasciati vuoti nella stagione invernale, collaborando con campi di allenamento di calcio e altri tipi di riunioni o feste, così da compensare anche quelle che purtroppo abbiamo perso ultimamente. Questa regione sta vivendo uno sviluppo notevole ed è arrivata a vantare un’ottimo portfolio di opportunità. Nel contempo, crediamo molto nel suo ulteriore potenziale».
Abitudini consolidate
Infine, un po’ più distante dal centro, nel quartiere di Giubiasco, da dieci anni La Tureta - unico nella regione con quattro stelle - si è aggiunta al ventaglio delle possibilità. «Riceviamo parecchie riservazioni in anticipo da parte di clienti abituali da Belgio e Olanda, che fanno tappa qui durante il viaggio verso l’Italia. La vicinanza all’autostrada favorisce anche le prenotazioni last minute», illustra Laura Gomes, 30 anni, responsabile del ricevimento, che evidenzia la differenza tra la clientela d’affari nel corso della settimana e quella del finesettimana, più orientata a visite di piacere.
«Un buon sessanta per cento si è già annunciato, ma per noi è interessante anche il periodo verso settembre. Anche qui, saranno in molti a farsi avanti all’ultimo minuto», un’abitudine che si è fatta strada soprattutto dopo la pandemia, conclude la nostra interlocutrice.