Il dato

Quasi 300 vittime della tratta di esseri umani in Svizzera

È quanto emerge dal rapporto annuale del Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne
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Ats
19.05.2025 07:43

L'anno scorso, 208 vittime della tratta di esseri umani si sono rivolte al Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne (FIZ). Per altre 59, l'esame è ancora in corso o non è più possibile a causa della perdita di contatto.

È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato lunedì dal FIZ. Il numero di vittime assistite è diminuito di circa il 13% rispetto all'anno precedente. Nel 2023, il centro ha assistito 230 vittime della tratta di esseri umani.

Lo sfruttamento legato al commercio sessuale svolge un ruolo importante nella tratta. Delle 208 vittime assistite, il centro ne ha identificate 159 come vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale

Altre 45 sono state sfruttate per il loro lavoro in vari settori. Quattro sono state vittime di altre forme di tratta, come il matrimonio forzato, le attività illegali, l'accattonaggio o il prelievo di organi, secondo il rapporto annuale.

La maggior parte delle nuove persone ammesse al programma di protezione del centro FIZ per le vittime della tratta di esseri umani nel 2024 proveniva dall'Ungheria (20 persone), dalla Romania (10 persone) e dalla Colombia (9 persone).

La domanda di rifugi per le vittime è aumentata notevolmente. Il centro ha ospitato 51 persone in un alloggio sicuro. Hanno trascorso un totale di 5'677 notti, il 19% in più rispetto all'anno precedente. Per far fronte all'aumento del bisogno, nel 2024 è stato aperto un nuovo appartamento protetto, l'ottavo in totale.