Quella volta in cui Michela Solari convinse Alain Delon a uscire dall'albergo
Era il 2012. Il Lifetime Achievement Award, istituito l'anno prima dal Locarno Film Festival per omaggiare personalità cinematografiche con una carriera straordinaria, veniva consegnato alla leggenda del cinema Alain Delon, morto oggi all'età di 88 anni. Era la 65. edizione della manifestazione, come direttore artistico c'era Olivier Père (oggi direttore d'ARTE France Cinéma e di l'Unité Cinéma d'ARTE France) e il presidente era Marco Solari. A cui abbiamo chiesto un ricordo di quell'incontro.
Quello dell'ex presidente del Locarno Film Festival è un ricordo molto intimo. «Alain Delon, a un certo punto, è entrato in crisi. Si rifiutava di scendere dalla camera d'albergo in cui alloggiava, ad Ascona. Non voleva assolutamente saperne di uscire. E noi, ovviamente, eravamo disperati, perché non capivamo cosa stesse accadendo».
Solari, in quel momento, era in compagnia della moglie Michela e dei coniugi Denise e Rolando Benedick, presidente del Leopard Club, che finanziava il premio. «Siamo saliti insieme. Michela è entrata nella camera e con la porta rigorosamente aperta – ironizza – ha iniziato a parlare con Delon. Sono state la sua naturale empatia e la gentilezza che la contraddistingue a convincerlo. Credo l'abbia conquistato dicendogli "lei è ancora più bello che al cinema". L'eroina della serata è stata mia moglie Michela».
Poco dopo, Alain Delon è salito sul palco di Piazza Grande. Dove ha ricevuto il riconoscimento per la sua carriera straordinaria. «Quando l'attore si ritrova davanti al pubblico, si trasforma», prosegue nel suo racconto Marco Solari. «È stato così anche per lui. Aveva appena avuto una crisi, sembrava quasi depresso, ma appena si è ritrovato di fronte la piazza, entusiasta, si è aperto come un fiore al mattino».
Tra i ricordi dell'allora presidente del Locarno Film Festival – lo è stato per 23 anni – c'è spazio anche per un Dario Fo «prima nervosissimo» (era il 2007), che appena salito sul palco «ha saputo ipnotizzare la Piazza, conquistarla con la sua presenza e il grammelot». Anche Susan Sarandon, Excellence Award nel 2005, «poco prima aveva la febbre altissima, ma in Piazza Grande si è comportata da gran signora, fino in fondo».