Confederazione

Riserva di energia elettrica, sussistono ancora divergenze in Consiglio nazionale

La Camera del popolo ha comunque fatto passi in direzione degli Stati, rinunciando, ad esempio, a sovvenzionare gli impianti di cogenerazione forza-calore – Il dossier torna agli Stati
© CdT / Gabriele Putzu
Ats
02.06.2025 18:53

Permangono delle divergenze, seppur minori, dopo il secondo passaggio al Consiglio nazionale della modifica di legge volta a creare una riserva di energia elettrica. La Camera del popolo ha comunque fatto passi in direzione degli Stati, rinunciando, ad esempio, a sovvenzionare gli impianti di cogenerazione forza-calore.

Il Nazionale mantiene invece una divergenza sull'indennizzo forfetario destinato ai partecipanti alla riserva idroelettrica, anche se la soluzione adottata non si discosta molta da quanto proposto dai «senatori». L'indennizzo sarà stabilito «in funzione della situazione del mercato, della differenza di prezzo tra i mesi estivi e quelli invernali e del valore della flessibilità». Una minoranza PLR e Centro avrebbero voluto considerare anche i ricavi non realizzati.

Anche per quanto riguarda la determinazione dell'indennizzo per i grandi consumatori di elettricità, che in caso di penuria dovrebbero scollegarsi dalla rete, il Consiglio nazionale si è avvicinato alla posizione del Consiglio degli Stati. La Camera del popolo ha votato tacitamente affinché la disponibilità a partecipare a questo meccanismo venga determinata tramite gare pubbliche.

Inoltre, anche il Nazionale intende ora fissare una soglia più bassa per il rimborso dei costi a favore di tali imprese ad alto consumo energetico. Il Consiglio nazionale ha respinto senza eccezioni tutte le proposte di minoranza.

Il dossier torna agli Stati.