Stati Uniti

Robert F. Kennedy Jr., il no-vax che sfida Joe Biden

Il nipote di JFK ha lanciato la corsa alla Casa Bianca come candidato democratico – In passato ha fatto molto parlare per sé per le sue posizioni fortemente anti-vaccini
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Irene Solari
06.04.2023 18:36

In casa dem a fare concorrenza a Joe Biden per la corsa presidenziali USA ci sarà un Kennedy. Robert F. Kennedy Jr., per la precisione. La notizia è arrivata nelle prime ore di questa mattina dopo che sono state depositate alla Commissione elettorale federale le carte necessarie per la candidatura alla Casa Bianca del prossimo anno. Una figura, quella di Robert Kennedy Jr., che ha fatto parecchio discutere negli Stati Uniti: avvocato ambientalista convinto e fervente attivista no-vax. Vediamo insieme chi è il candidato che potrebbe insidiare Biden come rappresentante democratico nella prossima corsa a Washington.

Ambientalismo e Casa Bianca

Robert Kennedy Jr., classe ’54, è figlio dell’ex senatore di New York, nonché procuratore generale degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy e nipote del defunto presidente John Fitzgerald Kennedy. Ma prima di essere un politico, Kennedy Jr. è un avvocato con una profonda vocazione ambientalista. È un falconiere e ha addestrato e allevato falchi fin dall'età di 11 anni. Per questo, gli è stata anche riconosciuta la licenza di operatore alla riabilitazione della fauna selvatica. Con il passare del tempo si è impegnato sempre di più per portare avanti la sua causa in difesa dell'ambiente, ad esempio, fondando la rete mondiale senza scopo di lucro Waterkeeper Alliance. Ha lavorato poi per il Natural Resources Defense Council e, tra le altre cose, ha anche collaborato attivamente per la bonifica del fiume Hudson di New York. Al momento però la sua carriera sembra proprio avere preso la piega della strada per Washington. Con buona pace di Joe Biden. Già il mese scorso, infatti, Kennedy Jr. aveva comunicato su Twitter che stava soppesando la possibilità di presentare la propria candidatura per la Casa Bianca.

«Se sembra che io possa raccogliere i fondi e mobilitare abbastanza persone per vincere, mi butterò nella corsa», aveva scritto lo scorso 10 marzo. Detto fatto.

Una dinastia in politica

Kennedy Jr. è solo l’ultimo di una lunga dinastia che ha intrapreso la carriera nella politica americana. Basti pensare – senza dover tornare indietro ai tempi di John Fitzgerald o Robert F. Kennedy – che la sorella Kathleen Kennedy è stata vicegovernatrice del Maryland dal 1995 al 2003. Mentre il fratello Joseph è stato deputato del Massachusetts dal 1987 al 1999. Nel 2018 anche un altro fratello, Chris, è stato candidato – senza riscuotere successo – alla carica di governatore dell'Illinois. Infine, l'ultimo Kennedy a ricoprire una carica elettiva è stato suo nipote, l'ex rappresentante del Massachusetts Joe Kennedy III, che ha perso le primarie democratiche per il Senato nel 2020. Quanto a Caroline Kennedy, figlia dell'ex presidente Kennedy, attualmente ricopre la carica di ambasciatrice statunitense in Australia.

Le posizioni no-vax

Non solo la corsa alle presidenziali del 2024: a far parlare molto di Robert Kennedy Jr. sono state nel corso degli scorsi anni anche le sue posizioni drastiche contro i vaccini. E questo anche prima della pandemia, come riporta la CNN. Già nel corso del 2019, infatti, l’avvocato aveva mostrato parecchio scetticismo nei confronti dei vaccini. Responsabili, a suo dire, di causare l’autismo nei bambini. Posizioni che Kennedy Jr. ha sempre portato avanti e fortemente promosso. Arrivando anche a fondare nel 2016 l'organizzazione anti-vaccini Children's Health Defense. Idee che, naturalmente, si sono acuite con l’arrivo del coronavirus. Kennedy Jr. si è infatti opposto al vaccino COVID e criticato la gestione della pandemia che è stata fatta dal governo federale americano. Ma il suo attivismo non si è fermato qui. Nel 2021 ha pubblicato il libro The Real Anthony Fauci, dove accusava il celebre virologo di avere contribuito a «uno storico colpo di stato contro la democrazia occidentale». Non solo. Nel 2022 Kennedy Jr., durante un discorso no-vax tenuto al Lincoln Memorial di Washington, aveva invocato la Germania nazista. Idee e posizioni che gli sono costate anche le critiche da parte della propria famiglia, che lo ritiene «parte di una campagna di disinformazione che sta avendo conseguenze strazianti e mortali», e la sospensione dell’account Instagram «per aver ripetutamente condiviso affermazioni sfatate sul coronavirus o sui vaccini».

QAnon e i cospirazionisti

Da ultimo, non si può tralasciare la fissazione che gli ambienti cospirazionisti più estremi, come QAnon, hanno per la famiglia Kennedy. Una vera adorazione. QAnon, nel suo immaginario, ritiene infatti che la dinastia dei Kennedy sia vittima del cosiddetto «deep state», ovvero l’insieme di forze segrete e antipatriottiche che starebbero minando l’America. Forze contro le quali JFK padre e figlio si sarebbero battuti. Nient’altro, in realtà, che cortocircuito logico (e storico). Ve ne avevamo parlato qui. I Kennedy e le loro vicende, poi, sono storicamente legati a doppio filo con le teorie complottiste. In primis l’assassinio di JFK nel 1963, che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro e scatenato sospetti, ipotesi e macchinazioni più disparate e surreali. Teorie che non hanno risparmiato nemmeno i decessi degli altri membri della dinastia più chiacchierata degli Stati Uniti. Come quello del figlio di JFK, John Fitzgerald Kennedy Jr. detto John John, morto nel 1999 in seguito a un incidente aereo. Per lui i complottisti attendono un ritorno in grande stile, magari al fianco di Trump.

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