Scagionato dopo 25 anni in cella

Texas: ora chiede un risarcimento milionario
AtseAnsa
13.10.2011 22:51

NEW YORK - Un 57.enne di Austin, Texas, ha trascorso quasi 25 anni in carcere per un omicidio che non ha mai commesso. Dopo un quarto di secolo, vissuto con l'incubo della condanna alla pena di morte, a scagionarlo è stato il test del Dna, dal quale è emerso che l'assassino non era lui. «Michael Morton non ha nulla a che fare con l'omicidio della moglie Christine, avvenuto nel 1986», ha annunciato Paul Cates, portavoce della Innocence Project, la società di legali che ha rappresentato l'uomo durante il lungo il processo.La Corte d'Appello del Texas ha rilasciato Morton su richiesta dei procuratori grazie agli ultimi esami su una bandana insanguinata trovata vicino alla casa dove viveva con la moglie. I test, non disponibili durante il primo grado del processo, hanno dimostrato che sul fazzoletto c'erano tracce del Dna della vittima e di un altro uomo, non del marito. Si tratterebbe di un criminale legato ad un altro caso di omicidio, secondo quanto hanno riportato i media americani.Morton, ex commesso di un negozio di generi alimentari, si era sempre dichiarato innocente e ora nessuno gli restituirà il tempo trascorso dietro le sbarre, affermano i suoi avvocati. Legali che annunciano una richiesta di risarcimento allo Stato pari a 80'000 dollari per ogni anno che l'uomo ha trascorso in carcere ingiustamente.