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Se a Netflix costa caro il blocco degli account condivisi

In Spagna oltre un milione di utenti ha detto addio alla piattaforma dopo la stretta sulle password condivise per accedere ai contenuti
© JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Red. Online
26.04.2023 20:00

Netflix, la piattaforma di streaming più famosa al mondo, sta affrontando un significativo calo nelle iscrizioni. E ciò sarebbe dovuto alla stretta sulle password condivise. In particolare, una perdita considerevole è avvenuta in Spagna, dove il colosso ha registrato un calo di oltre un milione di iscritti durante i primi mesi dell’anno. Vediamo che cosa è successo.

Pagare 4 euro in più

Agli utenti spagnoli era infatti stato proposto, a partire da febbraio, di pagare un sovrapprezzo di 3.99 euro per poter continuare a utilizzare un profilo «in condivisione» accendendo ai contenuti della piattaforma. Ovvero per permettere a più persone di poter entrare con uno stesso account, con la stessa password, ma da diversi luoghi e device. Un servizio che prima veniva offerto gratuitamente. Senza contare che, a livello globale, Netflix stima che siano oltre 100 milioni i propri utenti che fanno uso di un account condiviso.

Account condivisi in fuga

E sarebbero stati proprio loro, gli account condivisi, a darsi alla fuga di massa dal Netflix spagnolo. L’idea di limitare la password condivisa – aspetto che, per altro, contribuiva alla popolarità della piattaforma – ha infatti avuto l’effetto contrario. Come riportano Bloomberg e Wired, del milione e oltre di utenti ad aver abbandonato Netflix negli ultimi mesi, ben due terzi sarebbero proprio coloro che beneficiavano dell’account in comune. Un valore triplicato rispetto all’ultimo dato del 2022, secondo le cifre fornite dal gruppo di ricerche di mercato Kantar. E lo stesso direttore della ricerca sui consumatori di Kantar, Dominic Sunnebo, ha riconosciuto la correlazione tra stretta sugli account e fuga di massa: «È evidente che questo forte calo sia legato alla soppressione della condivisione delle password». Un fatto che potrebbe diventare un problema, soprattutto pensando «all’effetto passaparola» tra gli utenti che si consigliano tra loro i contenuti.

Qui Netflix

Ma, a fronte di tutto questo fuggi fuggi, come ha reagito Netflix? Un effetto abbastanza normale, secondo loro: «All’annuncio della notizia si verificano, come reazione, delle cancellazioni su ogni mercato, che hanno un influsso sulla crescita dei membri a breve termine. Ma quando i clienti iniziano ad aggiungere account extra al proprio e questi vengono attivati, assistiamo a un aumento delle acquisizioni e delle entrate». Il colosso dello streaming, già consapevole di una perdita iniziale, prevede quindi una normalizzazione sul lungo termine. Netflix ribadisce il concetto portando come esempio il Canada, Paese che anticiperebbe in modo piuttosto affidabile quanto succederà negli USA: «Qui la nostra base di abbonati a pagamento è ora più ampia rispetto a prima e la crescita dei ricavi ha avuto un’accelerazione». Staremo a vedere come reagiranno gli utenti.

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