«Senza alcuna concessione dell'UE a Trump sui dazi si rischiano ritorsioni»

Nessuna concessione al presidente americano Donald Trump sui dazi, l'Unione europea deve prepararsi a una «ritorsione». È la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell'industria e del commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale UE Competitività a Varsavia.
«Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l'approccio giusto», ha detto Ferracci, auspicando che l'UE stabilisca «una posizione comune». «Dobbiamo agire e non solo reagire come europei alle situazioni geopolitiche e alle minacce che sono poste dall'amministrazione americana in termini di aumento di dazi commerciali», ha evidenziato, chiedendo «ambizione» da parte dell'Europa anche nelle misure che saranno contenute nel Clean Industrial Deal in fase di elaborazione da parte di Bruxelles.
«Crediamo nella cooperazione e nel nostro sistema multilaterale, ma non dobbiamo essere ingenui. E dobbiamo prepararci al peggio. Vale a dire ritorsione, se necessario», ha sottolineato Saint-Martin. «L'UE deve proporre un'agenda positiva, ma anche essere pronta al peggio - ha ribadito -. Dobbiamo mostrare al mondo che siamo davvero un'Unione europea unita», con «una strategia comune in termini di industria, in termini di crescita, in termini di sicurezza e in termini di politica commerciale».
Il ministro del commercio si è quindi detto a favore di un ampliamento delle partnership commerciali del continente, pur ribadendo la netta contrarietà di Parigi all'attuale versione dell'accordo con il Mercosur concluso a dicembre, ritenendolo dannoso per i suoi agricoltori.
Dal canto suo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al termine del vertice informale sulla difesa rispondendo ad una domanda sulla possibilità che Trump imponga dazi sulle importazioni europee, ieri sera ha dichiarato che «il rapporto con gli USA è fondamentale per promuovere la pace, la stabilità e la prosperità. L'UE è preparata per un dialogo robusto e costruttivo: ci possono essere sfide in futuro e se colpita l'UE reagirà con fermezza».
Mentre oggi, alla Conferenza degli ambasciatori europei, ha affermato che «la nostra priorità con gli USA è ora quella di lavorare sui molti settori in cui i nostri interessi convergono. E c'è ancora possibilità di fare molto di più. Saremo pronti a negoziati difficili e a trovare soluzioni dove possibile, risolvere controversie e gettare le basi per un partenariato più forte. Saremo aperti e pragmatici su come raggiungere questo obiettivo. Ma sarà altrettanto chiaro che tuteleremo sempre i nostri interessi - in qualsiasi modo e in qualsiasi momento - come e quando sarà necessario. Questa sarà sempre la via europea».
Per quanto concerne la Cina, «dobbiamo riequilibrare» i rapporti «e garantire che le nostre relazioni commerciali e di investimento abbiano un senso per l'Europa. Sia per la sua economia che per la sua sicurezza. Continueremo a ridurre i rischi delle nostre relazioni economiche, come abbiamo fatto negli ultimi anni. Ma c'è anche spazio per impegnarsi in modo costruttivo con la Cina e trovare soluzioni nel nostro reciproco interesse. E credo che potremo trovare accordi che potrebbero addirittura espandere i nostri legami commerciali e di investimento».