«Solido a tutta pista, Tierney è il centro che ci serviva»

Si è acceso il mercato dell’Ambrì Piotta. Il primo dei tre nuovi stranieri leventinesi non è l’ex bianconero Michael Joly (un nome sempre caldo), ma Chris Tierney. Canadese, centro puro, il trentenne vanta quasi 700 partite in NHL con le maglie di San Jose Sharks, Ottawa Senators, Florida Panthers, Montréal Canadiens e New Jersey Devils. La scorsa stagione ha giocato in KHL con la Dinamo Minsk, ottenendo un bottino di 10 gol e 10 assist in 60 partite di regular season e di 2 gol e 6 assist in 11 gare di playoff. Non sono numeri da cecchino, anche se in passato il nativo dell’Ontario ha dimostrato di saperci fare pure a livello realizzativo.
Osservando le sue ultime annate, si potrebbe pensare a un giocatore in cerca di rilancio, ma per Paolo Duca, direttore sportivo biancoblù, la situazione va inquadrata diversamente: «Sicuramente in KHL ha fatto fatica. Non si è integrato al meglio ed è stato vittima della diversità di vedute tra direttore sportivo e allenatore (l'ex attaccante biancoblù Dmitri Kvartalnov, ndr.). Ha avuto un ruolo marginale, ma va sottolineato che nei playoff ha fatto bene. Nelle ultime 3-4 stagioni ha certamente avuto un ruolo più difensivo rispetto alla prima parte della sua carriera. A livello di special team, ad esempio, ha giocato prevalentemente in box-play, mentre in passato è stato spesso schierato in superiorità numerica. Confidiamo che, magari non subito, possa ritrovare la sua verve offensiva, ma le caratteristiche per cui lo abbiamo scelto sono altre. Volevamo un centro completo a tutta pista, solido, forte agli ingaggi. Tierney ci porta stabilità e quantità. È ancora giovane, ma ha un notevole bagaglio di esperienza e doti da leader. Mi è sembrato un tipo tranquillo, ma deciso. Sa cosa vuole».
Amante del golf, dei cani, dei giochi da tavolo e degli scacchi, Chris Tierney ha inviato un breve videomessaggio ai suoi nuovi tifosi attraverso i canali social del club, dicendosi emozionato all’idea di trasferirsi alla Gottardo Arena. «So che ad Ambrì c’è tanta passione e non vedo l’ora di poterla vivere in prima persona. Mi considero un centro versatile, capace di rendersi utile sia in fase offensiva, sia in fase difensiva. Adoro le sfide, sono competitivo e voglio vincere. A San Jose ho giocato con Tim Heed e sono felice di ritrovarlo».
Ne mancano due
La trattativa per portare il canadese in Leventina ha subìto un’accelerazione negli scorsi giorni. «Gli abbiamo chiesto di prendere una decisione», afferma «Duke». Il fatto che anche lo Zurigo, con l’improvvisa partenza di Juho Lammikko verso la NHL, sia alla ricerca di un nuovo centro straniero, ha sicuramente avuto un impatto sul mercato svizzero. «È proprio così, ma i Lions non sono gli unici a cercare un giocatore in questo ruolo», ci conferma il ds biancoblù. «Per noi era insomma arrivato il momento di concretizzare. Sappiamo che la free agency NHL di luglio offre sempre sorprese interessanti, ma quando sei convinto di aver individuato il profilo giusto, devi cercare di assicurartelo prima che sia troppo tardi».
Affamati di notizie, i tifosi biancoblù hanno dunque ricevuto un primo assaggio. L’attesa era palpabile, ma Duca confessa di non aver avvertito alcuna pressione esterna: «Fa tutto parte delle dinamiche di mercato. A fine stagione abbiamo salutato due giocatori importanti come Kubalik, che ha scelto lo Zugo, e Maillet, che ha voluto rientrare in Nordamerica per ragioni familiari. Anche il fatto che i nostri vicini del Lugano fossero particolarmente attivi ha forse contribuito a farci apparire silenti. Ma mancano ancora due mesi all’inizio del campionato e la nostra rosa è quasi al completo, quindi siamo sempre rimasti sereni. La priorità è cogliere le opportunità giuste».
Ora il pacchetto d’importazione dell’Ambrì comprende due difensori (Heed e Virtanen), un’ala (DiDomenico) e un centro two-ways (Tierney). «È probabile che punteremo su una formula 2+4, quindi con altri due attaccanti stranieri da aggiungere alla rosa», afferma Duca. Una strategia favorita dalla crescita di ragazzi come Wüthrich e Terraneo in difesa, ma non solo: «Nella seconda parte della scorsa stagione, la nostra produzione offensiva è dipesa da una sola linea. Desideriamo riequilibrare questo aspetto. Ora cerchiamo un profilo prevalentemente offensivo (tutto porterebbe a Joly, ndr.), poi vedremo come completare la squadra».