Stabio ha fatto «centro»: nuova casa per i giovani

È la conclusione di una ricerca lunga e non semplice quella a cui è giunto negli scorsi mesi il Municipio di Stabio. Di aspettare e insistere ne è però valsa la pena, perché la soluzione identificata è ideale e soddisfacente. Parliamo del Centro giovani locale e della ricerca di un nuovo spazio in cui trasferirlo. Da un mese (da inizio luglio) il centro giovanile ha traslocato in via Giulia 27, negli spazi un tempo occupati dall’ufficio postale. Ha quindi lasciato la sede provvisoria che l’aveva accolto quasi un decennio fa in via ai Prati, dove erano stati sistemati dei container a questo scopo. «Siamo davvero contenti della soluzione trovata, è il risultato di un grande lavoro da parte di tutto il Municipio che si è impegnato molto a trovare il posto ideale», spiega la municipale Francesca Frigerio. La ricerca è stata «difficile - ammette -, ma questo posto è ideale perché è più centrale (abbiamo scartato volontariamente opzioni lontane dal centro), più grande e ci permette di realizzare anche un nostro obiettivo parallelo, vale a dire creare un luogo che sia punto di riferimento per i giovani ma anche occasione di incontro e scambio intergenerazionale, dove i ragazzi possono farsi conoscere».
Per desiderio dei ragazzi stessi – la media di presenza giornaliera è di una dozzina di giovani, ma ci si augura che cresca – il centro ora ha orari di apertura più estesi, proprio nell’ottica di una maggiore apertura a 360 gradi. «La partecipazione è già buona, ma questi spazi ci consentono di accogliere ancora più persone». Un messaggio di apertura è quindi indirizzato anche ai comuni vicini; i centri giovanili nel Mendrisiotto sono quattro e Stabio potrebbe diventare punto di riferimento anche per ragazzi che vivono fuori: «Siamo aperti anche a chi risiede in altri comuni, così come a collaborazioni con altri centri giovanili. L’intenzione è di fare rete in tutti i sensi, e in quest’ottica abbiamo già incontrato gli operatori di prossimità della regione, così da creare sinergie anche con loro. I ragazzi si spostano, girano per il Distretto, più si comunica, più si è efficaci».
Il «nuovo» Centro giovani ha preso forma anche grazie all’aiuto della comunità. Diversi sono stati i regali fatti per arricchire il suo arredamento. Un esempio? Mentre visitavamo gli spazi in via Giulia è arrivato un camion; conteneva un grande biliardo donato al centro. Affiancherà altri giochi già presenti nei locali: un tavolo da ping pong e un calciobalilla su tutti. Sono tra le attività più gettonale, ci confessa l’animatrice Giulia Favilla. Insieme all’ascolto della musica e ai videogiochi.