Camere federali

Bocciata l'iniziativa «anti-vaccini»

«Per la libertà e l'integrità fisica», lanciata dal Movimento svizzero per la libertà, chiedeva una modifica costituzionale – L'oggetto è pronto per le votazioni finali
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
21.09.2023 13:09

L'iniziativa popolare «Per la libertà e l'integrità fisica», lanciata dagli ambienti «no-vax», che mira a vietare qualsiasi obbligo vaccinale, va respinta senza opporle un controprogetto. Dopo il Consiglio nazionale in maggio, anche gli Stati hanno bocciato oggi all'unanimità la proposta di modifica costituzionale. L'oggetto è così pronto per le votazioni finali.

L'iniziativa, lanciata dal comitato denominato Movimento svizzero per la libertà, vuole che gli interventi nell'integrità fisica o psichica di una persona avvengano solo con il consenso di quest'ultima e che, in caso di rifiuto, la persona interessata non possa essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali, ha spiegato Philippe Bauer (PLR/NE) a nome della commissione.

Lanciata nel contesto delle prime due ondate di pandemia da coronavirus e dello sviluppo dei vaccini, l'iniziativa intende prevenire qualsiasi obbligo vaccinale «diretto o indiretto». Il testo concerne tutti i vaccini - non solo quelli anti-Covid -, ma anche microchip e informazioni digitali nel corpo sotto qualsiasi aspetto.

Ma, come ha sottolineato Bauer, la formulazione del testo è troppo generica e avrebbe conseguenze indesiderate su numerosi aspetti sociali e politici, a partire dalla coercizione di polizia fino all'esecuzione delle pene o al prelievo di DNA.

In caso di accettazione dell'iniziativa, la polizia, senza il consenso dell'interessato, non potrebbe arrestare più nessun sospettato, ha sostenuto il «senatore» neocastellano. Problemi ci sarebbero anche per i controlli negli aeroporti o per i prelievi di DNA dei criminali, ha aggiunto.

L'iniziativa concerne quindi tutte le attività della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni che hanno un'influenza sul corpo umano, ha riassunto Bauer. Tra queste figurano ad esempio anche le emissioni foniche che hanno un effetto negativo sull'integrità fisica, ad esempio nella costruzione di strade o ferrovie.

Bauer ha da parte sua fatto notare che il testo dell'iniziativa non contiene alcun riferimento esplicito alle vaccinazioni. «Se lo scopo è impedire le vaccinazioni obbligatorie, perché gli iniziativisti non lo hanno precisato nella proposta di modifica costituzionale?», si è chiesto il neocastellano.

Dal canto suo, il consigliere federale Alain Berset ha esposto brevissimamente le ragioni per le quali il Governo invita a respingere l'iniziativa senza contrapporle un controprogetto. Il ministro della sanità ha sottolineato come prima ancora che un qualsiasi vaccino fosse stato autorizzato in Svizzera, l'iniziativa era già stata lanciata.

Rispetto al dibattito alla Camera del popolo, in quella dei cantoni i democentristi non si sono battuti affinché il Parlamento affianchi un controprogetto all'iniziativa. L'impressione è che i «senatori» abbiano voluto girare definitivamente la pagina della pandemia.

Tra i membri del Movimento svizzero per la libertà, che ha raccolto 125'015 firme valide, figurano la consigliera nazionale Yvette Estermann (UDC/LU), nonché il comico Marco Rima e Daniel Trappitsch, personalità profilatasi contro le vaccinazioni.

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