Svizzera

Che ne sarà di Franz Carl Weber?

La domanda è sempre più attuale ora che Müller, la grande catena tedesca proprietaria del marchio, sta lentamente prendendo possesso dei vari negozi di giocattoli
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Red. Online
28.03.2024 18:53

L'estate scorsa, come ricorda il portale Watson, Müller aveva acquistato le 22 filiali di Franz Carl Weber in tutta la Svizzera. La cifra dell'affare? Il rivenditore tedesco non ha mai voluto rivelarla. Si sa, tuttavia, che Müller lentamente sta prendendo possesso dei suoi nuovi locali. Senza, per il momento, cambiare chissà che cosa: nelle vetrine dei negozi Franz Carl Weber, semplicemente, sono apparsi dei manifesti che annunciano il passaggio di consegne. Con tanto di logo M a indicare, appunto, Müller.

Müller, giova ricordarlo, è una catena di negozi al dettaglio tedesca. Specializzatasi in profumi, giocattoli, prodotti multimediali, materie prime, abbigliamento, libri e farmaci da banco. Di tutto un po', insomma. La catena opera in Svizzera, Ticino compreso, ma anche – ovviamente – in Germania, oltreché in Austria, Ungheria e altri Paesi. Impiega circa 35 mila persone ed è piuttosto amata dai clienti, complice una politica sui prezzi molto interessante.

Detto questo, la domanda sorge spontanea: che ne sarà di Franz Carl Weber, ora che Müller – come detto – sta prendendo possesso dei locali del re dei giocattoli? La catena tedesca, al riguardo, è rimasto piuttosto schivo. Il timore, va da sé, è che Franz Carl Weber e i suoi 135 anni di storia possano scomparire. Di fatto, mentre scriviamo queste righe il solo cambiamento concreto è la chiusura di una filiale a Bienne, a gennaio. Ma poco o nulla si sa sugli altri negozi. Subiranno un restyling e ospiteranno anche altre categorie di merce sugli scaffali? Verranno attuate diverse politiche di prezzi? Franz Carl Weber, di suo, come riporta RTS ha detto che, oltre a «far brillare gli occhi dei bambini», in futuro farà brillare «gli occhi di tutti» con «una gamma più ampia». 

La questione, concludendo, è altresì di identità. Si mormora che gli oramai ex proprietari di Franz Carl Weber, custodi della storia e di un vero e proprio simbolo fino a poco tempo fa, si siano pentiti dell'affare. La vendita a Müller, per contro, ha salvato dei posti di lavoro. Unendo i puntini, è verosimile pensare che la catena tedesca introdurrà, poco a poco, nuovi articoli nelle filiali Franz Carl Weber. Anche per capire come reagiranno i clienti. Una trasformazione (quasi) silenziosa ma comunque delicata. Al punto che è lecito chiedersi, a prescindere, che ne sarà del re dei giocattoli. O, volendo essere ancora più brutali, se non sia meglio scomparire piuttosto che diventare qualcos'altro.