Consiglio federale

Gas ed energia, la Svizzera corre ai ripari

La sicurezza dell’approvvigionamento per l’inverno 2021/2022 è garantita nonostante l’elevato livello dei prezzi, tuttavia, la volatilità dei mercati energetici causata dalla crisi e dalle sanzioni economiche imposte rischia di indebolire la sicurezza dell’approvvigionamento per il prossimo inverno 2022/23 – Sommaruga: «La Svizzera ha puntato troppo sulle importazioni»
© KEYSTONE/Anthony Anex
Red. Online
04.03.2022 14:45

Il Consiglio federale ha preso atto della situazione sui mercati energetici europei dopo l’invasione russa dell’Ucraina e delle sue conseguenze sulla sicurezza dell’approvvigionamento energetico della Svizzera. «Allo stato attuale delle conoscenze quest’ultimo è assicurato per l’inverno ancora in corso». Tuttavia, la volatilità dei mercati energetici causata dalla crisi e dalle sanzioni economiche imposte rischia di indebolire la sicurezza dell’approvvigionamento per il prossimo inverno 2022/23. Il Consiglio federale ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), insieme alla Commissione della concorrenza COMCO, di assicurare che il settore svizzero del gas possa procurarsi insieme il più rapidamente possibile gas, capacità di stoccaggio del gas, gas naturale liquefatto (GNL) e capacità nei terminali GNL.

Berna rassicura: dal punto di vista attuale la sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera per l’inverno 2021/2022 è garantita nonostante l’elevato livello dei prezzi. Rimane tuttavia un certo rischio residuo in caso di lunghi periodi imprevisti di inattività delle centrali elettriche o di un periodo prolungato di grande freddo, così come in caso di interruzione della fornitura di gas russo verso l’Europa. La Commissione federale dell’energia elettrica ElCom monitorerà la situazione in collaborazione con altre autorità competenti, ossia l’Ufficio federale dell’energia (UFE) e l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE) nonché con Swissgrid.

Misure precauzionali per il gas
Il Consiglio federale vuole aumentare rapidamente la resilienza dell’approvvigionamento di elettricità e gas in Svizzera in vista del prossimo inverno 2022/23. A questo riguardo ha già deciso, il 17 febbraio 2022, di creare una riserva di energia idroelettrica, «che sarà disponibile per tempo». Ora, dopo aver discusso con il settore del gas, il Consiglio federale ha deciso di adottare alcune misure precauzionali anche in tale ambito. Queste misure sono necessarie perché la Svizzera non dispone di grandi impianti di stoccaggio del gas e dipende da importazioni continue, quindi dal mercato internazionale del gas. A causa della crisi attuale l’UE e molti Paesi europei stanno cercando opzioni di approvvigionamento alternative e supplementari per il prossimo inverno. Si stanno compiendo sforzi per riuscire a coordinare l’approvvigionamento di gas e GNL a livello UE. Inoltre gli Stati membri dell’UE dispongono già di accordi di solidarietà per la fornitura reciproca di gas in situazioni di emergenza. Ma la Svizzera non fa parte di questo sistema.

In un simile contesto il Consiglio federale ha creato le condizioni che permettono al settore svizzero del gas di procurarsi rapidamente capacità di stoccaggio supplementari all’estero nonché gas, GNL e capacità nei terminali GNL. Siccome, viste le quantità ingenti, tali acquisti potranno essere fatti solo congiuntamente dalle imprese del gas, sono necessari accordi intrasettoriali. Nella sua seduta odierna il Consiglio Federale ha quindi deciso che il settore potrà procedere subito con gli acquisti congiunti, senza dover temere conseguenze sotto il profilo della legislazione antitrust. «Il Consiglio federale si aspetta ora che il settore agisca come necessario». Il DATEC e il DEFR, in collaborazione con la COMCO e il settore del gas, presenteranno al Consiglio federale entro la fine di aprile 2022 le ulteriori modalità con cui intendono procedere.

Simonetta Sommaruga, a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), in conferenza stampa ha dichiarato: «Questa guerra ci dimostra quanto l’Europa sia vulnerabile e dipendente dal gas russo. La situazione energetica cambierà radicalmente nel mondo interno. Anche la Svizzera ha puntato troppo sulle importazioni negli ultimi anni». È arrivato quindi il momento: «Ora è decisivo accelerare e puntare sulle nostre energie rinnovabili».

Non va poi dimenticato che il 100% delle energie fossili proviene dalle importazioni e che metà del gas utilizzato in Svizzera viene dalla Russia. «Già durante la Prima Guerra Mondiale la Svizzera si rese conto di dipendere dal carbone importato. Fu allora che si diede il via a una corsa all’innovazione».

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