Gli Stati Uniti si sono presi Crans-Montana

Crans-Montana sta conoscendo una vera e propria età dell'oro. E il merito, evidentemente, è dei turisti statunitensi, sempre più presenti sulle piste della rinomata località vallesana. Da quando Vail Resorts, società americana specializzata in resort di montagna, ha acquistato gli impianti di risalita di Crans-Montana, nel maggio del 2024, le attese sono cresciute a dismisura. La scorsa stagione, per la prima volta, anche i frequentatori degli impianti di Crans hanno potuto sfruttare l'Epic Pass, un abbonamento stagionale multi-resort gestito appunto da Vail Resorts che offre accesso a una rete globale di oltre 80 aree sciistiche in Nord America, Europa, Giappone e Australia.
La scommessa di Crans-Montana, a quanto pare, è già stata vinta. Secondo il Walliser Bote, infatti, fra novembre 2024 e ottobre 2025 gli ospiti nordamericani hanno prenotato 13.500 notti negli hotel della regione. L'aumento, da un anno all'altro, è stato del 74%, mentre la quota di mercato dei clienti nordamericani è passata dal 3 al 5%. Solamente gli svizzeri (59%) e i francesi (7%) hanno fatto meglio.
A che cosa si deve questo successo? Il prezzo, scrive il Blick, ha giocato un ruolo chiave. Negli Stati Uniti, leggiamo, una carta giornaliera può costare fino a 250 franchi. A simili condizioni, per un appassionato di sci è più conveniente prenotare volo e hotel per l'Europa. Non solo, Crans-Montana offre condizioni di innevamento sicure, oltre a un panorama alpino mozzafiato e a una scelta gastronomica di primissimo piano. Elementi, questi, che stanno attirando sempre di più gli americani.
La località vallesana, in ogni caso, non intende fermarsi. Da qui al 2027, anno dei Mondiali di sci alpino, Crans-Montana punta ad arrivare al 12% a livello di notti prenotate da clienti nordamericani.
