Berna

Il Consiglio nazionale in breve

Ecco, in sintesi, i temi affrontati durante la seduta odierna
©ALESSANDRO DELLA VALLE
Ats
10.06.2025 19:17

Nella sua seduta odierna il Consiglio nazionale ha:

- ORA DELLE DOMANDE: affrontato la tradizionale "Ora delle domande";

- STALKING: mantenuto con 90 voti contro 89 (e 5 astensioni) una divergenza con gli Stati in merito al disegno di legge che prevede di qualificare in Svizzera lo stalking come reato e di ancorarlo nel Codice penale (CP). La maggioranza della Camera del popolo vuole che tale reato sia perseguibile d'ufficio mentre gli Stati sostengono che in una relazione di coppia, lo stalking debba essere perseguito a querela di parte per concedere così la libertà alle persone coinvolte di denunciare o meno il proprio persecutore. Il dossier torna sui banchi dei "senatori";

- USURPAZIONE DI FONDI: appianato con 110 voti contro 72 (e nessuna astensione) l'ultima divergenza minore con la Camera dei Cantoni sul disegno di legge che prevede di migliorare la posizione dei proprietari di fondi in caso di occupazioni di immobili da parte di "squatter". In sostanza, il progetto rende più flessibile il termine di reazione entro il quale il possessore può servirsi dell'autotutela per riprendere il fondo. Il progetto di modifica del Codice civile è pronto per le votazioni finali.

- ASILO 1: approvato, con 128 voti contro 62, un postulato di Barbara Steinemann (UDC/ZH) che chiede di creare trasparenza sui motivi di concessione dell'asilo Attualmente il Parlamento e il pubblico sono informati soltanto sulle cifre e le nazionalità. In futuro un rapporto della SEM pubblicato a intervalli regolari dovrà fornire informazioni in merito;

- ASILO 2: approvato, con 87 voti contro 84 e 18 astenuti, una mozione di Michaël Buffat (UDC/VD) che chiede di modificare la legge affinché i richiedenti l'asilo che commettono reati non possano ottenere lo statuto d'asilo. Secondo il vodese potrebbe invece essere accordato loro uno statuto provvisorio fino a quando potranno essere allontanati. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- ASILO 3: approvato, con 114 voti contro 74 e 2 astenuti, una mozione di Mike Egger (UDC/SG), che chiede di migliorare la collaborazione dei Cantoni nell'espulsione dei richiedenti l'asilo respinti. Secondo il democentrista "i Cantoni svolgono questo compito in maniera alquanto disparata; in alcuni la disponibilità a cooperare va decisamente migliorata". Il sangallese ha citato il caso di Basilea Città, che nel 2019 si è rifiutato di eseguire l'espulsione di un cittadino afghano ordinata dal Tribunale amministrativo federale. Nel suo intervento il consigliere federale Beat Jans ha ricordato che la Confederazione può già oggi sanzionare i Cantoni "recalcitranti" negando i sussidi federali ai Cantoni che senza motivi giustificabili non adempiono o adempiono solo parzialmente i loro compiti di esecuzione. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- STATUTO S: approvato, con 125 voti contro 63, una mozione di Corina Gredig (PVL/ZH) che chiede di migliorare l'integrazione professionale degli ucraini con statuto di protezione S. La zurigherse chiede anche di sviluppare programmi mirati di formazione e perfezionamento. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- ANTITERRORISMO: approvato, con 104 voti contro 75 e 4 astenuti, una mozione di Jacqueline de Quattro (PLR/VD) che chiede l'istituzione di una procura federale antiterrorismo. Nel contesto geopolitico attuale e con la crescente radicalizzazione, la Svizzera è confrontata a una sempre più elevata minaccia terrorista. Il nostro Paese figura infatti sull'elenco degli Stati che i jihadisti considerano ostili all'islam, ha sottolineato la vodese. Dal suo punto di vista, il federalismo complica la lotta contro le minacce transfrontaliere come il terrorismo. Il consigliere federale Beat Jans era contrario all'atto parlamentare: "il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dispone già di una divisione che comprende procuratori federali specializzati e si dedica specificamente al perseguimento penale in questo ambito", ha sostenuto, invano. Gli Stati devono ancora esprimersi.

- Modifica della Legge federale sulle prestazioni complementari all'AVS/AI (Prestazioni di aiuto e assistenza a domicilio);

- Iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)".

- Interventi parlamentari di competenza del DATC.