La Cancelleria federale sporge denuncia per sospetta frode elettorale

La Cancelleria federale ha inoltrato oggi al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) una nuova denuncia contro ignoti per sospetto di frode elettorale. Le prove indicherebbero che alcune firme raccolte per cinque iniziative popolari federali potrebbero essere state falsificate.
Complessivamente si tratta di circa 9'500 firme per cinque testi sui quali sussistono sospetti, si legge in un comunicato diramato oggi dalla stessa Cancelleria federale. Gran parte delle sottoscrizioni sono state dichiarate non valide dai Comuni nell'ambito del monitoraggio o scartate successivamente durante il conteggio e il controllo.
Nel periodo in questione, la Cancelleria federale ha contato e verificato oltre un milione di firme. La maggior di quelle presumibilmente false è stata raccolta quando le misure volte a garantire l'integrità della raccolta delle firme non erano ancora state rafforzate.
Si tratta della quinta denuncia in questo ambito. La Cancelleria federale aveva infatti già presentato denunce penali per sospetta falsificazione di firme nel 2022, 2024 e 2025. La presentazione di denunce penali è una delle diverse misure adottate dall'inizio del 2024 e ampliate e rafforzate nell'autunno dello stesso anno.
Attualmente, precisa la nota, è in fase di completamento un codice di condotta sull'integrità delle raccolte delle sottoscrizioni al quale potranno conformarsi comitati d'iniziativa, comitati referendari, organizzazioni e altri attori interessati. La Cancelleria federale prevede quindi che il numero di firme presumibilmente false continuerà a diminuire. Tuttavia, anche in futuro, continuerà a sporgere denuncia nel caso sussistano sospetti e ad attuare con determinazione le misure.