Mobilità

Berna valuta un rincaro della vignetta autostradale

Dieci anni dopo il secco no popolare, si torna a parlare di un aumento del costo del contrassegno, fermo dal 1995 a 40 franchi – Un esame della situazione era stato chiesto dal consigliere nazionale Alex Farinelli
©Francesca Agosta
Red. Ticino&Svizzera
21.11.2023 09:55

Bloccato dieci anni fa da un referendum, l’aumento del costo della vignetta non è più un tabù. Il tema, come ha ricordato il Tages-Anzeiger, è tornato sul tavolo del Consiglio federale, che si è detto disposto a valutare un rincaro del contrassegno autostradale, come richiesto nel giugno scorso da Alex Farinelli. Non si fanno cifre né si indicano tempi. Ma prendendo posizione su un postulato del consigliere nazionale ticinese, il Governo dice che sta esaminando diverse misure per ridurre i disagi causati dal flusso veicolare attraverso le Alpi, e fra queste c’è anche l’aumento del costo della vignetta, fermo a 40 franchi dal 1995.

La proposta caduta in votazione, respinta da tre votanti su cinque, prevedeva un aumento a 100 franchi, destinato a finanziare l’esercizio e la manutenzione di 400 km di strade nazionali. Per i turisti in transito era previsto un contrassegno bimestrale del costo di 40 franchi. Farinelli ha chiesto al Governo tre cose: di valutare l’aumento del costo della vignetta; di fare in modo che anche il passaggio sui passi, alternativi ai tunnel autostradali, sia assoggettato (con eccezioni) all’utilizzo del contrassegno; di valutare come fare in modo che tutto, o parte, dell’aumento del costo del contrassegno autostradale sia computabile sulle imposte di circolazione. L’aumento del costo della vignetta sarebbe da considerare in alternativa all’introduzione di un pedaggio per il passaggio attraverso le Alpi.

La vignetta, secondo Farinelli, consente un utilizzo della rete autostradale a un prezzo molto basso (in Austria il contrassegno annuale si aggira intorno ai 100 franchi). Un ritocco permetterebbe anche un notevole recupero di risorse dal traffico di transito. Il Consiglio federale sta esaminando anche un atto parlamentare dell’urano Simon Stadler (Centro) che chiede una gestione migliore della viabilità quando le autostrade sono intasate. Nel rapporto che seguirà sarà considerata anche la richiesta di Farinelli. Il documemento dovrebbe essere trasmesso al Parlamento in primavera. Sul quotidiano zurighese, in veste di presidente dell’USAM Fabio Regazzi ha subito messo le mani avanti: «La nostra strategia è di respingere l’aumento delle imposte e di tasse come la vignetta» (compreso il pedaggio al San Gottardo). Anche lo stesso Stadler è critico: «Se si aggiunge la vignetta, le misure urgenti per una migliore gestione del traffico sul San Gottardo rischiano di protrarsi in modo insopportabile». L’anno scorso sono stati venduti 10,5 milioni di contrassegni, con un incasso di 420 milioni di franchi. Inoltre, dal 1. agosto di quest’anno sono già state vendute 235 mila vignette elettroniche 2023. Dal prossimo 1. dicembre, quando si potrà acquistare la vignetta del 2024, dovrebbe esserci un’impennata.