Domande e risposte

La pandemia è finita, ma i test restano gratis?

Cosa cambia da venerdì? Proviamo a vederci chiaro
© CdT/Chiara Zocchetti

1) Con il ritorno alla situazione normale la pandemia è finita?
La pandemia non è finita. Inizia però una fase transitoria che durerà fino alla primavera del 2023; le strutture per i test, per le vaccinazioni e il contact tracing devono essere mantenute in modo da poter reagire rapidamente ai nuovi sviluppi. Una consultazione su questo è in corso fino al 22 aprile.

2) Se si risulta positivi a un test bisogna restare a casa?
L’obbligo per le persone infette di isolarsi per 5 giorni cade. Tuttavia, le autorità invitano le persone a rimanere a casa se hanno sintomi.

3) I test restano gratuiti in caso di sintomi?
Sì, Berna continuerà a coprire il costo dei test per le persone che hanno sintomi. L’Esecutivo ha deciso di non assumersi invece i costi di test ripetuti per le colonie di vacanza.

4) Ci sono ancora luoghi in cui vanno indossate le maschere?
L’obbligo nazionale di indossare maschere sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie cade. Indossare maschere per la propria protezione e quella degli altri diventerà volontario. I cantoni sono anche liberi di rendere obbligatorie le mascherine sul loro territorio.

5) I certificati potrebbero essere reintrodotti?
I certificati continuano ad essere rilasciati per coloro che sono stati vaccinati, che hanno dimostrato di essere guariti e che sono risultati negativi. Possono infatti essere ancora necessari per i viaggi all’estero. In Svizzera, i certificati non devono più essere mostrati dal 17 febbraio. L’obbligo di presentare il pass sanitario al ristorante o in altri luoghi potrebbe essere reintrodotto solo se si tornasse alla situazione particolare, come spiegato da Michael Gerber (UFSP) ai media.

6) L’app per tracciare i contatti con persone infette può continuare ad essere usata?
No, il Consiglio federale prevede di disattivare l’applicazione SwissCovid venerdì, almeno temporaneamente. I dati degli utenti saranno cancellati. A seconda dell’evoluzione della situazione epidemiologica dovrebbe essere possibile riprendere rapidamente il funzionamento dell’applicazione.

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