Impieghi

L'occupazione in Svizzera continua a crescere a ritmi elevati

Nel primo trimestre i posti di lavoro si sono attestati a 5,4 milioni, con un aumento (destagionalizzato) dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,2% su base annua
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
26.05.2023 09:31

L'occupazione continua a crescere a ritmi elevati in Svizzera: nel primo trimestre i posti di lavoro si sono attestati a 5,4 milioni, con un aumento (destagionalizzato) dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,2% su base annua.

Sull'arco di dodici mesi sono stati quindi creati quasi 116.000 impieghi supplementari, emerge dai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). La crescita ha interessato sia il settore secondario (+2,1%, vale a dire +23.000 posti) che il terziario (+2,2%, cioè +93.000). Espresso in equivalenti a tempo pieno il volume degli impieghi ha raggiunto i 4,2 milioni (+2,4% rispetto allo stesso periodo del 2022).

La progressione annua ha interessato tutti i rami economici, ma è stata particolarmente dinamica - sulla scia della ripresa post-pandemia - nei servizi di alloggio e di ristorazione (+6,8%). Incrementi sostenuti sono stati comunque osservati anche nei segmenti trasporti e comunicazioni (+4,2%), insegnamento (+2,8), nonché salute e affari sociali (+2,7%).

A livello regionale Zurigo mostra l'aumento maggiore, pari al 3,2%, mentre quello minore è stato registrato in Ticino (+1,3% a 241.000 posti); i Grigioni sono inseriti nella Svizzera orientale, che è perfettamente in linea con la media nazionale (+2,2%).

In forte aumento, tornando a fotografare i dati complessivi elvetici, sono i posti vacanti, saliti del 5,9% a 127.000, con un incremento più marcato nel secondario (+14,8%) che nel terziario (+3,2%). Il tasso dei posti liberi sul totale degli impieghi era del 2,3% (in Ticino molto meno: 1,0%, pari a 2.500).

L'UST provvede anche ad effettuare un sondaggio sull'evoluzione futura dell'impiego. Il 15,2% delle imprese (intese non come numero, bensì come quota dell'occupazione totale) prevede di ampliare gli effettivi, il 3,6% di ridurre l'organico e il rimanente non si aspetta cambiamenti. L'indicatore delle previsioni di evoluzione dell'occupazione calcolato in base a tali dati è sceso leggermente rispetto all'anno precedente, attestandosi a 1,07 (la scala va da 0,5, che indica una riduzione, a 1,5, che vuol dire aumento, passando per 1,0 che significa stabilità).

La quota delle aziende che afferma di aver reperito personale qualificato solo con difficoltà o di non averlo trovato affatto si è attestata al 41,0%, dato in progressione di 2,3 punti rispetto ai primi tre mesi del 2022. Particolarmente interessate dal problema sono le ditte del comparto fabbricazione di macchinari e apparecchiature, che mettono a referto 75,8%.