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L'UFSP «ricompensato» per aver ostacolato l'informazione

Il «Freno d'oro 2022» è stato attribuito alla direttrice dell'UFSP, Anne Lévy – La pubblicazione dei contratti relativi ai vaccini Covid-19 è un «esempio» di ostruzione dell'accesso alle informazioni
©ANTHONY ANEX
Ats
22.11.2022 09:00

La direttrice dell'UFSP, Anne Lévy, ha ricevuto il «Freno d'oro» 2022 attribuito dalla rete di giornalisti investigativ.ch. La pubblicazione dei contratti relativi ai vaccini Covid-19 è un «esempio» di ostruzione dell'accesso alle informazioni, afferma la rete.

«Dovrebbe essere ovvio che il pubblico ha bisogno di informazioni precise in tempi di pandemia per potersi fidare delle autorità», scrivono i giornalisti di investigativ.ch in un comunicato diramato ieri sera. A loro avviso, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è stato invece «negligente nell'applicazione della legge sulla trasparenza».

Nei documenti, pubblicati dopo molte esitazioni, l'UFSP ha oscurato molte informazioni. Inoltre le richieste dei giornalisti investigativi sono state spesso respinte dall'Ufficio federale. Alcuni attendono da più di due anni documenti decisivi sui prezzi dei farmaci.

Investigativ assegna il suo «goldener Bremsklotz» ogni anno dal 2014. La «ricompensa» ha lo scopo di stimolare il dibattito sulle condizioni di produzione dell'informazione e sul quadro giuridico. Tra i vincitori delle precedenti edizioni figurano il consigliere agli Stati Thomas Hefti (PLR/GL), l'Ufficio federale dell'agricoltura, il consulente per le pubbliche relazioni Sacha Wigdorovits, l'ex presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder (PLR/BE), il Tribunale penale federale, il Consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS), l'industriale Jørgen Bodum e la Segreteria di Stato all'economia (Seco).