La guida

Mercatini di Natale 2022: fuggire sì, ma dove?

Siamo a novembre ma lo spirito natalizio ha già avvolto (e coinvolto) molti di noi: ecco una guida alle migliori destinazioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Stefano Olivari
19.11.2022 20:00

Siamo a novembre ma in tante località svizzere ed europee si sta materializzando l’incubo di quasi ogni uomo occidentale: il mercatino di Natale. Tutti ne parlano e tutti, noi compresi, infliggono consigli sui più carini. Quali sono nel 2022 quelli più frequentati, quelli a seconda della propria ideologia da amare o odiare? 

Visita ad Asti

La visita di Papa Francesco ad Asti, anche per incontrare suoi lontanissimi parenti, ha portato al centro dell’attenzione il mercatino di Natale locale. Che è il più grande d’Italia e sarà aperto tutti i fine settimana fino a domenica 18 dicembre. Fra casette in legno, musica natalizia e caldarroste si possono vedere le creazioni di artigiani non soltanto locali ma di tutta Italia, nel centro storico della città. Ruota panoramica, pista di pattinaggio e tante altre cose per tenere a bada i bambini: quella ad Asti è una gita tipica delle famiglie del Nord Italia, ma anche per alcune ticinesi. In Italia possono stare al passo soltanto Trento, mercatino famoso anche per la distribuzione in quantità industriale di vin brulè, e soprattutto Bolzano con i suoi alberi decorati ed un artigianato che propone oggetti che pochi hanno anche soltanto immaginato. Di sicuro quella dei mercatini natalizi è una tradizione sentita soprattutto nei paesi di lingua tedesca, anche se oggi non è più così. Tornando al Papa, va anche detto che nella storia le gerarchie religiose (cristiane in generale, non soltanto cattoliche) raramente hanno apprezzato queste fiere e che solo negli ultimi decenni c’è stato un cambio di atteggiamento: ben venga il consumismo, se comunque ricorda una festività religiosa. 

Pomeriggio a Milano

Decisamente più a tiro è Milano, con la sua tradizionale fiera degli ‘O bej! O bej!’, nata in pieno Medio Evo e che dal 2006 si svolge intorno al Castello Sforzesco: quest’anno ci saranno 300 espositori, fra artigianato e antiquariato, e gli ampi spazi del Parco Sempione dal 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio patrono della città, al 12. Meno antica è la tradizione del Villaggio delle Meraviglie, in zona Porta Venezia, ai giardini intitolati ad Indro Montanelli: dal 19 novembre pista di pattinaggio aperta dalle 10 alle 20, casa di Babbo Natale, giostre, danze con gli elfi ed espositori vari, sotto la direzione di Ambra Orfei. Un’altra pista di pattinaggio ed un ambiente più esclusivo ai Bagni Misteriosi, di fianco al teatro Franco Parenti in zona Porta Romana, ogni fine settimana di dicembre: anche qui espositori vari ma meno folla, vista la lontananza dal centro e gli spazi limitati. Già in funzione e molto particolare il Banco di Garabombo, in zona Pagano-Fiera: un enorme tendone con prodotti natalizi da tutto il mondo, derivanti da commercio equo e solidale. Cosa potrà essere a Milano il pomeriggio di sabato 24 dicembre? 

Non solo Svizzera

Per rimanere a tiro di ticinese bisogna citare la Città dei Balocchi, non più a Como ma a Cernobbio: in funzione per tutto dicembre, con casette di legno, atmosfera da fiaba e turismo internazionale, che del resto sul Lago di Como non manca mai. Meno idee a Varese, un mercatino tradizionale nei pressi della centralissima piazza Monte Grappa. Per un ticinese un appuntamento vicino è quello con Santa Maria Maggiore, in val Vigezzo. Il Bosco Incantato del Parco Ciani, a Lugano, è soltanto una delle mille opportunità per chi volesse 

rimanere in Svizzera ed infliggersi queste passeggiate prenatalizie nella speranza di vedere i bambini contenti per almeno una decina di minuti. Ma è tutta la Svizzera ad attirare visitatori dal resto d’Europa: in particolare a Zurigo (gettonatissima con il freddo, visto che il suo mercatino natalizio è insieme a quello di Losanna uno dei pochi al coperto), a Lucerna, a Montreux e a Basilea, che nel 2021 ha avuto un successo strepitoso. Chi volesse fare un po’ di strada in più non può perdersi Copenhagen, con il mercatino situato nei Giardini di Tivoli, Salisburgo e Riga. 

Il popolo dei mercatini

Molte persone iniziano a pensare ai regali ed alle decorazioni di Natale già a metà novembre ed il post Covid sta pompando questa voglia di comprare fisicamente, almeno a Natale, invece che su una qualche piattaforma. In ogni caso il genere di acquisti che si fa porta ad una complementarietà con i Black Friday della situazione. Le tipologie di persone da mercatino natalizio sono comunque ben definite. I bambini, che nel 2022 possono essere intrattenuti soltanto con il pattinaggio, almeno quelli in grado di stare in piedi e con qualche attrazione, non certo con l’attenta analisi di una tovaglia o di una scultura lignea da regalare ai peggiori nemici. I mariti, che a parte rare e mai davvero studiate eccezioni preferirebbero le fasi di studio di Qatar-Ecuador ma hanno così tanti sensi di colpa che riescono anche a fingersi cultori dell’artigianato. Le mogli, o fidanzate, che vivono nel mito del ‘fare le cose per tempo’ e hanno preparato l’albero già in agosto, anche se poi il 24 dicembre sera avranno una qualche richiesta impossibile (di solito i portatovaglioli abbinati alle decorazioni) da soddisfare. I cacciatori di occasioni, consapevoli che anche nell’era del web tanti oggetti preziosi rimangono fuori dai radar. Ma soprattutto quelli che pur non avendo niente da comprare vogliono respirare un’atmosfera fuori dal tempo, impossibile da replicare anche nel più accurato dei metaversi.