Guerra e diplomazia

«Mosca sperava che Berna rimanesse un rifugio per affari, legali o meno»

Lo ha affermato in un'intervista l'ex diplomatico russo presso l'ONU Boris Bondarev, dimessosi a maggio per protestare contro l'aggressione dell'Ucraina
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Ats
17.08.2022 10:48

Mosca «non aveva previsto nulla» quando la Svizzera ha annunciato di allinearsi alle sanzioni dell'UE a marzo. Sperava che la Confederazione «rimanesse un rifugio per gli affari russi, legali o meno», ha detto in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano romando Le Temps l'ex diplomatico russo presso le Nazioni Unite a Ginevra Boris Bondarev.

«È stato molto ingenuo, ma è andata davvero così», ha dichiarato. Il russo si è dimesso a maggio per protestare contro l'aggressione dell'Ucraina. Attualmente si trova in Svizzera.

Bondarev ha parlato anche della strategia di Mosca nella guerra: intende aspettare che la società occidentale si stanchi. Il Cremlino «farà in modo che l'Europa soffra il freddo quest'inverno. Al punto che l'opinione pubblica faccia pressione sui politici per chiedere all'Ucraina di negoziare con la Russia», ha commentato.

Mosca ha designato la Svizzera come «Paese ostile» dopo l'adozione delle sanzioni dell'UE. L'ambasciata russa ha ripetutamente pubblicato tweet negativi sulla Confederazione. Tuttavia, la missione diplomatica si è congratulata con Berna sul suo conto Twitter in occasione della festa nazionale del primo agosto.

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