I dati

Netto calo dell'attività per le fonderie svizzere

Nel 2024 il volume di produzione si è attestato a 34.700 tonnellate, il 14% in meno dell'anno precedente
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Ats
04.02.2025 11:16

Netto calo dell'attività nel 2024 per le fonderie svizzere, confrontate con il contesto congiunturale sfavorevole dei principali mercati d'esportazione. Il volume di produzione si è attestato a 34'700 tonnellate, il 14% in meno dell'anno precedente. L'esercizio è stato «estremamente impegnativo», afferma in un comunicato odierno Giesserei-Verband der Schweiz (GVS), l'associazione di categoria che conta 46 società affiliate.

Nel settore dell'ingegneria meccanica a partire dalla metà dell'anno si è si è fatta sentire una domanda estremamente debole, «dovuta in particolare alla debolezza economica del principale paese di esportazione, la Germania», spiega il presidente dell'organizzazione Danilo Fiato, citato nella nota. Sono mancati in particolare gli ordini dall'industria automobilistica. Per contro le commesse nel ramo ferroviario sono rimaste stabili a un buon livello, mentre nel comparto delle costruzioni le lunghe procedure di approvazione e la carenza di manodopera qualificata si sono rivelate un freno per gli affari.

Un sondaggio condotto fra i membri lascia comunque emergere un cauto ottimismo riguardo al 2025. Già alla fine dell'anno scorso si sono infatti manifestati segnali di un leggero miglioramento, che hanno fatto aumentare nuovamente l'utilizzo della capacità produttiva all'inizio del 2025. In questo contesto un fattore di stabilizzazione è rappresentato dal mercato dei veicoli ferroviari, orientato a progetti a lungo termine. «Ma nel complesso non ci aspettiamo ancora una ripresa significativa per l'industria svizzera delle fonderie nell'anno in corso, poiché dovranno prima risollevarsi i principali mercati di esportazione, la Germania e il resto dell'Europa», conclude Fiato.