Quello sponsor del Basilea ha sostenuto l'ISIS?

Gisada, marchio di profumi e sponsor del Basilea, è legato a ex attivisti della campagna di distribuzione del Corano denominata «Leggete!». È quanto rivela un'indagine pubblicata dalle testate del gruppo Tamedia e CH Media. Dietro a Gisada, infatti, ci sono i fratelli Ademi di Winterthur. In particolare Arben, ora amministratore delegato di Swiss Fragrance GmbH, società che dal 2014 detiene i diritti del marchio Gisada.
Non solo, leggiamo, i fratelli hanno partecipato direttamente alle attività della campagna. Secondo i documenti giudiziari e un rapporto di Fedpol, Arben avrebbe anche sostenuto finanziariamente il progetto con, citiamo, «somme ingenti di denaro». In alcune chat, un sostenitore dell'ISIS in seguito condannato, Sandro V., ha definito il progetto parte dei «cinque pilastri» di Arben. Il capitale iniziale investito? 15 mila franchi. Arben Ademi avrebbe finanziato la stampa di 10 mila copie del Corano e alcuni viaggi dei sostenitori dell'ISIS. Il diretto interessato ha negato qualsiasi pagamento e coinvolgimento. Arben Ademi, per contro, nel 2013 è stato immortalato accanto a uno stand della campagna, a Zurigo, mentre suo fratello è stato visto distribuire volantini a Berna. Proprio il fratello, sui social e Facebook nello specifico, ha mostrato simpatia per contenuti legati all'ISIS, mettendo mi piace a una foto con l'emblema dello Stato Islamico. A sua volta, ha affermato di non aver mai sostenuto ideologie radicali.
Arben Ademi è stato menzionato altresì quale promotore della moschea El-Furkan di Embrach, luogo di incontro di persone legate al jihadismo. Pure in questo caso, ha negato ogni coinvolgimento. Sandro V., che secondo il Tribunale penale federale aveva reclutato specificamente giovani per l'ISIS, nel 2013 si era recato in Bosnia per incontrare il predicatore radicale Bilal Bosnic. Ad accompagnarlo, a bordo di un'auto aziendale di Arben Ademi, altri islamisti. Pochi giorni dopo, Sandro V. si era recato in Siria. Secondo Fedpol, gran parte dei 10 mila franchi svizzeri che trasportava erano presumibilmente di Arben.
E ancora: un'Audi intestata alla moglie di Ademi era stata utilizzata nel 2019 per trasportare alcuni islamisti tedeschi a un seminario nel Canton Zurigo. Secondo le autorità, la famiglia Ademi non vi aveva partecipato. Una fonte interna ha poi riferito che Arben Ademi impiegava diversi simpatizzanti dell'ISIS presso Gisada.
Il Basilea si è detto sorpreso tramite una dichiarazione rilasciata a Tamedia : «Prendiamo molto seriamente queste informazioni, stiamo conducendo le indagini necessarie e cercheremo immediatamente di discutere con lo sponsor in questione». Se le accuse saranno confermate, il club trarrà le conseguenze.
