Manifestazione

Raduno contro la guerra vicino all'Ambasciata russa a Berna

Tra le 200 e le 300 persone hanno mostrato la loro solidarietà verso il popolo ucraino, chiedendo la fine del conflitto e il ritiro delle truppe di Putin
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Ats
24.02.2023 16:40

Questo pomeriggio, circa 200-300 persone si sono radunate non lontano dall'ambasciata russa a Berna, per commemorare l'inizio della guerra in Ucraina. Hanno mostrato la loro solidarietà verso il popolo ucraino, chiedendo la fine della guerra e il ritiro della Russia.

La manifestazione è stata dominata dai colori dell'Ucraina, blu e giallo. Fra i presenti numerosi rifugiati ucraini. «Perché i bambini ucraini vengono uccisi?», si leggeva su un grande striscione. Molti partecipanti alla manifestazione hanno sventolato bandiere ucraine o simboleggiato la loro solidarietà in altri modi. Candele e fiori hanno costeggiato il marciapiede di Brunnadernrain.

Un collettivo di privati cittadini, poco organizzati, ha lanciato l'appello per questa azione autorizzata, ha indicato il suo portavoce Gérard Wettstein. La manifestazione pacifica, per la quale la città ha dato il via libera, non si è svolta davanti all'ambasciata russa, ma poco distante.

La polizia ha isolato l'accesso all'ambasciata russa con delle barricate mantenendo per il resto un profilo basso.

Centinaia di persone a Zurigo

A Zurigo diverse centinaia di persone si sono riunite nella cattedrale Grossmünster. Nel coro della chiesa sono state accese 365 candele. Nessun giorno dell'anno passato dovrebbe essere dimenticato, ha affermato il pastore Christoph Sigrist.

«Io, come tutti noi, sono ancora inorridita da questo attacco», ha ha sottolineato la sindaca Corine Mauch, aggiungendo che la Russia sta violando il diritto internazionale e i diritti umani.

Cerimonia ecumenica a San Gallo

Circa 200 persone hanno invece assistito a mezzogiorno a una cerimonia ecumenica e plurilingue di preghiere per l'Ucraina alla Chiesa di San Lorenzo di San Gallo. Sono inoltre state accese 365 candele, una per ogni giorno di guerra di aggressione della Russia.

«Un anno fa questo giorno ha scombussolato totalmente la vita degli ucraini», ha dichiarato una donna ucraina durante la cerimonia tenutasi nella Chiesa di San Lorenzo, principale chiesa protestante di San Gallo. «Il vostro sostegno è importante e ci dà forza», ha aggiunto una rifugiata scappata dal Paese in guerra.

D'altro canto, il vescovo cattolico ucraino Bohdan Dzyurakh terrà una predica questa sera alle 18:15 nella Cattedrale di San Gallo in occasione di una messa diretta dal vescovo della diocesi sangallese Markus Büchel, in presenza di cinque altri preti ucraini. Monsignor Dzyurakh assisterà inoltre ad una riunione del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa (CCEE), la cui sede è a San Gallo.

In centro a Losanna

Circa 350 persone si sono riunite dalle 18.00 in centro a Losanna seguendo l'appello lanciato dalla sezione vodese del Comitato Ucraina Svizzera. I partecipanti hanno esposto striscioni, cartelli e bandiere davanti alla chiesa di St-François.

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