Mobilità

Un pedaggio al San Gottardo?

È quanto propone la consigliera nazionale Corina Gredig, secondo cui – nei periodi di punta – l'accesso al tunnel autostradale dovrebbe costare 20 franchi
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Red. Online
22.04.2023 11:19

Il San Gottardo è una questione svizzera, non soltanto urana o ticinese. Lo conferma l’idea della zurighese Corina Gredig, consigliera nazionale in quota Verdi liberali, come si legge sul Blick. Nei giorni di punta, quando il traffico è ai massimi, come a Pasqua o durante i ponti dell’Ascensione e Pentecoste, l’accesso al tunnel autostradale dovrebbe essere consentito solo tramite pedaggio. Il prezzo? Venti franchi a tratta, quindi quaranta per il classico andata e ritorno.

Il principio, a detta di Gredig, è legato all’utilizzo: maggiore è il traffico, più costoso sarà l’attraversamento del tunnel. Secondo la consigliera nazionale, inoltre, non sarebbe necessario modificare la costituzione per introdurre un sistema di pagamento al San Gottardo. Il capogruppo Jürg Grossen, nel 2016, aveva depositato una mozione – poi respinta – che chiedeva misure ad hoc in questo senso. Nella risposta, il Consiglio federale aveva spiegato che non è necessario modificare la costituzione per un pedaggio in galleria per il San Gottardo soltanto. Gredig, dal canto suo, sta preparando una proposta in Parlamento, proposta che comprende deroghe per i residenti e le imprese locali. Ovvero, prezzi agevolati.

Il Canton Uri, dal canto suo, di recente si è espresso favorevolmente in merito a un’iniziativa che chiede l’introduzione di un sistema di prenotazione per i passaggi al San Gottardo mentre l’Ufficio federale delle strade sta preparando un rapporto sulle possibili migliorie della gestione del traffico al tunnel autostradale.

L’ingorgo, volendo rimanere nella metafora, ora è arrivato fino a Berna.

Simon Stadler, consigliere nazionale in quota Centro, in attesa del citato rapporto ha illustrato quali potrebbero essere i possibili scenari futuri: «Da un lato, posso immaginare che con l’arrivo della vignetta autostradale elettronica i conducenti stranieri che attraversano il San Gottardo, ad esempio, potrebbero pagare una tassa più alta; dall’altro, i conducenti svizzeri dovrebbero pagare una tassa per il passaggio del tunnel in determinati momenti, come le vacanze». Naturalmente, ha aggiunto, «con un sistema del genere andrebbe impedito il traffico alternativo verso i paesi e verso altre regioni, per esempio sulla A13 del San Bernardino». 

Come Gredig, anche Stadler è convinto che si possa trovare una soluzione compatibile con l’accordo con l’Unione Europea sul trasporto terrestre. Se, contrariamente alle aspettative, si troverà una soluzione che dovesse richiedere un emendamento costituzionale, Stadler è fiducioso che il popolo e la maggioranza dei Cantoni saranno d’accordo.