Svizzera

Vaud, migliaia di persone in piazza contro i tagli al budget per sanità e istruzione

Circa un terzo degli insegnanti della scuola obbligatoria ha aderito, con azioni anche in ospedali e nel settore dell'infanzia
©JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Ats
18.11.2025 19:15

Diverse migliaia di persone hanno partecipato oggi alla giornata di sciopero dei dipendenti pubblici del canton Vaud, organizzata per protestare contro i tagli al budget previsti dal Consiglio di Stato, in particolare nella sanità e nell'istruzione. Circa un terzo degli insegnanti della scuola obbligatoria ha aderito, con azioni anche in ospedali e nel settore dell'infanzia.

«Stipendi da fame, pubblica amministrazione in rivolta», oppure «Taglio al futuro, problemi in arrivo», erano alcuni dei cartelli che i manifestanti hanno esposto già dalle 17:30 sull'esplanade di Montbenon, nel centro della città. Poco dopo le 18:00, il corteo si è messo in marcia verso la piazza del Castello.

«Questi tagli al bilancio sono un attacco alla dignità del nostro lavoro, un profondo disprezzo per tutte le ore passate a insegnare, curare, costruire e soccorrere», ha dichiarato un sindacalista durante l'intervento. Attualmente non vi è alcun contatto con il governo cantonale. Le richieste di negoziati sono state accolte con silenzio radio, ha spiegato un'altra sindacalista.

«Nell'insegnamento obbligatorio, si può stimare a circa un terzo la proporzione di impiegati del Canton Vaud in sciopero per tutta la giornata o parte di essa», ha detto all'agenzia Keystone-ATS Julien Schekter, portavoce del Dipartimento dell'istruzione. Le situazioni variano fortemente da un istituto all'altro.

Numerose scuole professionali, così come la totalità dei licei vodesi, avevano annunciato l'intenzione di aderire alla protesta, secondo dati del sindacato dei servizi pubblici SSP-Vaud (noto come vpod in italiano). Stesso discorso per l'Università di Losanna e l'Alta scuola pedagogica.

«Vogliamo dire no ai tagli nel servizio pubblico e ottenere veri negoziati», ha detto a Keystone-ATS Cora Antonioli, presidente di SSP-Vaud, organizzatrice della mobilitazione assieme ai sindacati SUD e FSF.

Pure l'ospedale universitario di Losanna (CHUV) si è unito alla protesta, così come alcuni uffici amministrativi e diverse strutture sociali, come quella per l'accoglienza dei migranti (EVAM). Colpiti anche alcuni asili nido e centri d'accoglienza. Per questa sera attorno alle 18:00 è stata organizzata una manifestazione nel centro cittadino di Losanna.

Il progetto di budget 2026 del governo vodese prevede un deficit di 331 milioni di franchi, nonostante un pacchetto di risparmi di 305 milioni.