Proteste

Swissuniversities contro il boicottaggio degli atenei israeliani

La presidente Luciana Vaccaro sottolinea che è pericoloso equiparare le istituzioni a un governo
© KEYSTONE / LAURENT GILLIERON
Ats
03.05.2024 21:06

La presidente di Swissuniversities Luciana Vaccaro è contraria al boicottaggio delle università israeliane. A suo avviso, è infatti pericoloso equiparare le istituzioni a un governo.

Non si può tagliare fuori un ateneo perché non si condividono le azioni di un governo, ha dichiarato Vaccaro alla RTS, precisando di esprimersi a titolo personale.

Ciò significherebbe isolare le istituzioni che sono aperte al dialogo e che condividono i nostri valori, ha aggiunto. La situazione, ha poi specificato, era invece diversa per le alte scuole russe dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Stando a Vaccaro, le università sono «come la società», che attualmente vive «tensioni» riguardo al conflitto israelo-palestinese. «Dobbiamo fare del nostro meglio per mantenere una situazione sana e sicura per tutti», ha detto la presidente di Swissuniversities, secondo cui ci sono linee rosse da non oltrepassare rappresentate da discorsi di odio, razzismo, violenza e antisemitismo.

Da ieri studenti pro-Palestina si sono mobilitati all'Università di Losanna e una decina di essi hanno trascorso la notte in uno degli edifici. Tra le varie rivendicazioni avanzate c'è anche quella di boicottare accademicamente le istituzioni israeliane. Al contrario però di quanto successo in altri atenei, ad esempio negli Stati Uniti, in occasione di azioni simili, la situazione non è degenerata e il tutto si sta svolgendo pacificamente.

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