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Tentato colpo di Stato militare in Benin

L'esito del tentato golpe appare ancora poco chiaro
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Ats
07.12.2025 19:51

Otto uomini in uniforme mimetica, elmetto sulla testa e fucile a tracolla si presentano davanti alle telecamere della tv di Stato: «Il signor Patrice Talon viene rimosso dall'incarico di presidente della repubblica», dichiarano. È iniziato così il tentato golpe militare in Benin, raccontano i media internazionali. Un tentativo di prendere il potere il cui esito appare ancora poco chiaro.

Il governo del Paese africano ha infatti replicato a stretto giro ai ribelli: sostiene che «le forze armate» e «i loro vertici» abbiano «il controllo della situazione» e che il tentativo sia stato «sventato». «Si tratta di un piccolo gruppo di persone che ha accesso solo alla televisione. L'esercito regolare sta riprendendo il controllo» e Talon «è al sicuro», dice l'entourage presidenziale all'AFP, mentre fonti nelle forze armate sentite dall'agenzia di stampa parlano di una decina di militari arrestati.

Al momento però non è possibile dire se le cose stiano davvero così. La situazione appare incerta e finora non sono arrivate dichiarazioni da Talon. Testimoni dicono di aver sentito colpi di arma da fuoco a Cotonou, capitale economica del Benin, e secondo fonti della BBC «alcuni giornalisti che lavorano per l'emittente statale» sarebbero stati «presi in ostaggio», mentre diverse zone della città sono presidiate dall'esercito.

I soldati ribelli, guidati da un tenente colonnello, hanno definito il loro gruppo «Commissione militare per la rifondazione» e hanno puntato il dito contro il governo per «il continuo deterioramento della situazione della sicurezza nel nord del Benin», dove in questi anni si sono registrati diversi attacchi contro i militari attribuiti a miliziani jihadisti.

Talon, un imprenditore noto come «il re del cotone», il prossimo aprile dovrebbe lasciare la presidenza del Benin dopo aver raggiunto il limite di due mandati consecutivi. Ma Talon è anche accusato di reprimere il dissenso e le autorità del Benin hanno respinto la candidatura alle presidenziali di un esponente del principale partito d'opposizione.

Negli ultimi anni ci sono stati diversi golpe in Africa occidentale, dal Mali al Niger, dal Burkina Faso alla Guinea. L'Unione africana ha detto di condannare «fermamente e inequivocabilmente» il tentativo di colpo di Stato nel Benin e ha esortato i soldati a tornare nelle loro caserme.

Jet nigeriani colpiscono il Benin in un'operazione anti-golpe

L'aeronautica militare nigeriana ha colpito obiettivi nel vicino Benin, ha riferito all'AFP una fonte della presidenza nigeriana, apparentemente in coordinamento con le autorità beninesi impegnate a contenere un tentativo di colpo di Stato.

Contattato per un commento, il portavoce Ehimen Ejodame ha dichiarato che «l'Aeronautica militare nigeriana ha operato nella Repubblica del Benin in linea con i protocolli dell'ECOWAS e con il mandato della Forza di pronto soccorso dell'ECOWAS», la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale.

Non è chiaro quali fossero gli obiettivi degli attacchi.

ECOWAS: «Schierate truppe in funzione anti-golpe»

La Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS) ha annunciato il dispiegamento di truppe in Benin per contenere il colpo di Stato.

Soldati provenienti da Nigeria, Sierra Leone, Costa d'Avorio e Ghana sono stati inviati per «sostenere il governo e l'esercito repubblicano del Benin al fine di preservare l'ordine costituzionale e l'integrità territoriale della Repubblica del Benin», ha affermato il blocco in una dichiarazione.

Il presidente Talon: «Situazione totalmente sotto controllo»

Il presidente del Benin, Patrice Talon, è intervenuto questa sera alla televisione di stato per rassicurare in seguito al tentato colpo di Stato militare avvenuto in mattinata nel paese.

«Vorrei assicurarvi che la situazione è completamente sotto controllo e pertanto vi invito a riprendere le vostre attività con calma a partire da questa sera stessa», ha dichiarato Talon all'emittente statale Benin TV nelle prime dichiarazioni pubbliche della giornata. «La sicurezza e l'ordine pubblico saranno mantenuti su tutto il territorio nazionale», ha aggiunto il presidente.