Il caso

Terreni SAC e nuove Officine FFS, anche Losone si oppone

Al Municipio piace il progetto per il compenso dei sedimi agricoli sottratti a Castione, ma ne chiede l’estensione per una migliore rinaturazione del riale Segna che consentirebbe pure di risolvere il problema dell’acceso a maneggio, golf e zona turistica
Per il sindaco Ivan Catarin la proposta delle Ferrovie federali va nella direzione auspicata dall'Esecutivo per la valorizzazione di quel comparto ora trascurato. ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
17.05.2022 15:12

Il progetto va benissimo, ma con un piccolo sforzo si può fare ancora meglio. È in sostanza questa la posizione del Municipio di Losone al riguardo della trasformazione in zona SAC di 3,7 ettari di terreno nella piana d’Arbigo quale compenso di una parte degli appezzamenti agricoli che verranno sacrificati a Castione per la costruzione delle nuove Officine FFS (in totale 8,3 ettari). Posizione che è stata illustrata lunedì dal sindaco Ivan Catarin e dal vicesindaco Fausto Fornera durante la serata pubblica organizzata dalle Ferrovie federali per presentare il progetto alla popolazione. «Un progetto che riteniamo molto interessante: valorizza un ampio comparto d’interesse pubblico» ha rimarcato Catarin, il quale ha evidenziato come il Comune, sempre ammesso che l’Ufficio federale dell’ambiente dia il suo benestare, si vedrà restituire un’area risanata a spese delle FFS e impreziosita sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello delle infrastrutture.

Frutteto e pista ciclabile

Come spiegato dal capo progetto del nuovo stabilimento industriale ferroviario di Castione Federico Rossini e dai suoi collaboratori, quanto previsto per Losone non si limita alla compensazione reale di 3,7 ettari di terreno SAC grazie alla bonifica dei sedimi utilizzati per esercitazioni militari, ma offre qualcosa in più: oltre ad un’ampia superficie prativa che in caso di necessità può esser destinata a coltivazioni di vario genere, ha evidenziato l’ingegnere ambientale Marco Mattogno, è infatti prevista la creazione di un frutteto con specie antiche tipiche della regione, di una pista finlandese per la corsa, di un percorso ciclopedonale lungo il tracciato della strada cantonale, l’attualizzazione dei passaggi faunistici e la rinaturazione di due corsi d’acqua. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che il Municipio di Losone ha deciso di opporsi. «Tecnicamente - ha precisato Fornera - è un’opposizione, ma in realtà si tratta di una modifica del progetto, peraltro già discussa con le FFS, che ha l’obiettivo di estendere la zona d’intervento per migliorare la rinaturazione del riale Segna. Variante di progetto che, se accettata, comporterebbe la necessità di spostare la strada risolvendo finalmente l’annoso problema dell’accesso alla parte bassa del paese, segnatamente quella che accoglie il maneggio, al golf e alla zona turistica rendendolo percorribile anche da automezzi di grandi dimensioni». Intervento, quello viario, i cui costi sarebbero a carico del Comune.

Interesse palpabile

Il progetto che, attraverso la creazione di una zona SAC per compensare 3,7 degli 8,3 ettari di terreni agricoli sacrificati a Castione - gli altri sedimi sono stati individuati a Camorino (3,1 ettari), Iragna (1,2 ettari) e Preonzo (0,8 ettari) -, ha suscitato interesse tra gli abitanti di Losone presenti alla serata pubblica di lunedì. Molte le domande poste ai responsabili del progetto: dai costi (le FFS non li hanno potuto svelare in quanto saranno oggetto degli appalti) alla destinazione del terreno inquinato che sarà rimosso (verrà portato in speciali discariche), da chi gestirà la superficie prativa ed il frutteto (sarà competenza del Comune dopo un primo periodo durante il quale se ne occuperà l’ex regia federale) alla possibilità di predisporre delle tavole didattiche che illustrino i contenuti del comparto (ora non è prevista, ma se ne può discutere). Il clima a Losone, stando ai vari interventi, sembra essere comunque favorevole al progetto.

Le obiezioni di WWF e contadini

Come noto, la compensazione dei terreni SAC persi a Castione proposta dalle FFS è avversata sia dall’Unione contadini ticinesi (UTC), sia dal WWF, che hanno già annunciato la loro opposizione. «I terreni da compensare li dovete trovare a Castione, non a chilometri e chilometri di distanza. Il progetto previsto per Losone è validissimo, ma lo si può realizzare anche senza la creazione di una zona SAC» ha ribadito Tanja Bisacca dell’UCT durante la serata pubblica. «La ricerca di superfici adatte ad essere trasformate in zone SAC non è per nulla semplice. A Castione non ve ne sono e così abbiamo vagliato altre potenziali aree. Avremmo potuto cercarle nel Canton Grigioni o nel Sottoceneri, ma abbiamo scelto di rimanere nel Sopraceneri» ha spiegato Andrea Maeder, che si è occupato della questione per conto delle FFS. Sulla necessità di una compensazione in loco ha insistito anche Francesco Maggi, coordinatore del WWF Ticino, il quale ha rimarcato come la Città di Bellinzona, che tanto si è adoperata per il nuovo stabilimento industriale a Castione, a parte l’area nel quartiere di Camorino non abbia messo a disposizione nemmeno un metro quadrato di zona edificabile per il compenso agricolo.