Ticino

A Gordola si beve la migliore acqua ticinese

Il comune locarnese conquista per il secondo anno consecutivo il «Concorso AFT | Acque della Svizzera Italiana 2024» – A completare il podio Alto Malcantone e Mendrisio
Mattia Sacchi
07.06.2024 08:00

Seconda edizione del «Concorso AFT | Acque della Svizzera Italiana 2024» e seconda vittoria per Gordola, che conferma così il titolo di acqua più buona del Ticino. All'evento, organizzato dall'Associazione Fontanieri Ticinesi (AFT) e svoltosi ieri pomeriggio presso il Centro Manifestazioni Quirino Rossi di Gordola, hanno partecipato le Aziende Comunali e le Aziende di Acqua Potabile del cantone, le quali hanno presentato i propri campioni d'acqua. 

Ogni campione è stato poi valutato da un'attenta giuria di esperti del settori capitanata da Elena Mozzini, l'unica sommelier dell'acqua del Ticino e consulenze dell'AFT. «Siamo davvero felici di aver bissato il successo dello scorso anno – commenta Nicola Gottini, sostituto fontaniere del comune locarnese –. Da una parte siamo fortunati per la bontà della nostra sorgente, dall'altra siamo stati bravi con i lavori di ristrutturazione dell'impianto. Ma in generale, al di là della vittoria, questa è stata una bella occasione di confronto con i colleghi di tutto il cantone, constatando una qualità davvero alta».

A completare il podio Alto Malcantone e Mendrisio. «I premi sono importanti e ognuno vuole vincere, ma lo scopo reale di questo concorso è valorizzare le acque del territorio ticinese – spiega Mozzini –. C'è una soggettività infatti nell'assaggiare e avere una preferenza per una determinata acqua, definendo così la classifica finale. Ma ci sono dei fattori tecnici inopinabili e, da sommelier con 15 anni di esperienza, posso assicurarvi che l'acqua che esce dai rubinetti ticinesi è di assoluta qualità ed è particolarmente interessante notare come, a seconda della regione, ci siano delle differenze tra un'acqua e l'altra. L'invito è quello di provare anche voi a farci attenzione: scoprirete un mondo inaspettato».

«Questa è anche l'occasione per mostrare il lavoro dei fontanieri ticinesi. Persone che, dietro le quinte, mettono a frutto le loro competenze per permetterci di bere un'acqua buona e pulita, viste anche le tante regolamentazioni da rispettare – ribadisce Matteo Negri, presidente dell'Associazione Fontanieri Ticinesi –. Per quanto ci siano ancora tanti stereotipi, la realtà è che l'acqua del rubinetto non ha nulla da invidiare a quella in bottiglia, che anzi spesso è solo marketing».