Cultura

A La Filanda l'installazione di un'artista ticinese per stimolare il dialogo

Dopo tappe in tutto il Ticino, arriva al centro culturale di Mendrisio il progetto «Point of View» di Patrizia Pfenninger: «Un punto d'incontro dove confrontarsi con chi non si conosce»
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Red. Online
26.01.2023 16:33

È arrivato a La Filanda di Mendrisio il progetto artistico Point of View di Patrizia Pfenninger. Giunto lo scorso 17 gennaio, Point of View è un curioso oggetto in inox a forma di otto. Si tratta di un’installazione, di un’opera d’arte ma anche di una semplice panchina sulla quale sedersi. «L’idea – spiega l’artista ticinese – nasce per ritrovare una dimensione umana del dialogo, guardandosi negli occhi e scambiando opinioni. Parlarsi è uno stimolo naturale e durante il distanziamento sociale forzato abbiamo visto quanto sia una necessità forte e irrinunciabile. Dunque quest’opera vuole essere un punto di incontro, un’occasione per conversare, per scambiare sguardi, dialoghi di circostanza o intimi, oppure semplicemente per restare in attesa di qualcosa, magari dandosi le spalle».

Inaugurata a metà del 2021, l'installazione di Pfenninger ha finora fatto tappa nelle principali stazioni ferroviarie del Cantone grazie alla collaborazione delle FFS. È partita dalla stazione di Bellinzona, per spostarsi in quella di Locarno durante il periodo del Film Festival. È poi proseguita verso sud, dapprima a Lugano nel periodo autunnale e quindi alla stazione di Mendrisio per tutto l’anno 2022. L’approdo al centro culturale momò segna una tappa ulteriore di questo peregrinare tra gli spazi liberamente accessibili al pubblico. La Filanda offre da sempre un contesto votato allo scambio e al dialogo e perciò ha accolto di buon grado l’arrivo della curiosa panchina, posata al piano terreno del centro. Sarà interessante vedere che cosa accadrà spontaneamente attorno a questo oggetto durante la sua permanenza nel centro.

«In questo progetto di public art – continua l’autrice - diventa naturale confrontare posizioni contrastanti o di accordo, soprattutto con chi non si conosce. In ogni caso la condivisione del medesimo spazio porta a vivere un’emozione e a commisurare inconsciamente la propria identità a diretto contatto con quella degli altri».

Il tema delle diverse identità è parte della ricerca di Patrizia Pfenninger, precedentemente indagato con esposizioni quali Pompei Today – the end of Capitalism (Galleria Ramo – Como, 2019) oppure 1:1 in direzione ostinata e contraria (Fondazione Museo Mecrì – Locarno, 2020). Dunque potrà accadere di vedere l’autrice seduta sulla sua panchina mentre dialoga, ascolta ciò che i fruitori del momento vorranno lasciare, esprimere, condividere. Un modo per raccogliere uno scorcio della nostra società che Patrizia sta documentando.