Progetti

A Lugano c’è da spostare un pezzo di stazione

Si tratta del deposito, bene protetto a livello cantonale, per fare spazio a un nuovo sottopasso pedonale - Intanto ci sono discussioni fra FFS e Città per la posa di un prefabbricato doganale
© CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
17.02.2020 06:00

La stazione FFS di Lugano nei prossimi anni sarà profondamente modificata, grazie a uno sforzo concertato di Città, Cantone e ferrovie, tramite molteplici progetti che si incastreranno l’uno con l’altro. In queste righe ci occuperemo di quanto le FFS intendono realizzare a livello di immobili. Sono tre progetti, tutti di una certa importanza. Fra essi, spicca l’idea di spostare di qualche metro l’edificio che funge da deposito e da spazio per le dogane, che è un bene culturale tutelato a livello cantonale.

Memorie di Oerlikon?

Nel 2012 le FFS, a Oerlikon, spostarono uno stabile del XIX secolo, lungo ottanta metri e largo dodici, una sessantina di metri più in là tramite dei binari, nell’ambito dei lavori di rinnovamento della locale stazione. Fu un’operazione spettacolare di cui si parlò in tutto il mondo. Lo stesso accadde a Bellinzona nel 2016, con villa Carmine. È presto se accadrà qualcosa di simile (in scala minore, date le dimensioni più contenute del deposito) anche a Lugano: da noi sollecitate, le FFS hanno affermato che «i dettagli esecutivi saranno sviluppati entro la fine del corrente anno, in coordinazione con lo sviluppo delle fasi di cantiere e le relative necessità». Si tratterà in ogni caso di un’operazione delicata.

Lo spostamento si è reso necessario per dare spazio al nuovo sottopasso pedonale di Besso, la cui costruzione dovrebbe partire nell’estate del 2021 e che pure verrà spostato di qualche metro rispetto a quello attuale (di quest’opera ci occuperemo più approfonditamente nei prossimi giorni). Nel nuovo sottopasso non sono previsti spazi commerciali, che le FFS però intendono creare sottoterra, all’incirca sotto a dove ora si trova l’ex deposito. I due progetti, ci hanno spiegato le FFS, sono coordinati: «Saranno dati maggiori dettagli non appena saranno pubblicati».

Prefabbricato contestato

Un’opera necessaria in tempi stretti - in coincidenza con l’apertura a fine anno della galleria di base del Ceneri - è la posa di spazi prefabbricati per il disbrigo delle operazioni doganali. Necessaria in quanto in futuro i treni Intercity diretti in Italia non fermeranno più tutti a Chiasso e i controlli dovranno quindi essere effettuati a Lugano. Le FFS intendono posare il prefabbricato lungo via Basilea, vicino a dove oggi si trova il passaggio a livello. Il progetto non ha però convinto la Città di Lugano (che inizierà a riqualificare via Basilea fra poche settimane), che ha quindi inoltrato un’opposizione all’Ufficio federale dei trasporti: «Si tratta di aspetti tecnici marginali e risolvibili - ci hanno detto le FFS. - Siamo tuttavia fiduciose che la realizzazione potrà avvenire nei tempi stabiliti». Il capodicastero Sviluppo territoriale Angelo Jelmini ci ha riferito al proposito che, «dopo un lungo tira e molla», negli scorsi giorni le FFS hanno presentato alla Città una variante di progetto: «Non abbiamo ancora potuto vederla - è una questione di giorni - dunque non so ancora dire se ci soddisferà o meno, ma posso immaginare che abbiano tenuto conto della nostra opposizione nello stilarla».

Un palazzo e una demolizione

L’ultimo grande progetto delle FFS nel comparto stazione è ancora un po’ in là a venire. Prima, serve l’approvazione di una variante di Piano regolatore, quella cosiddetta StazLu2, che è sui banchi del Consiglio comunale di Lugano e verrà probabilmente discussa nella prossima seduta. Variante che, per quanto concerne le FFS, prevede la possibilità di costruire un edificio di sette piani sul terreno a sud della stazione (su via Maraini, a ridosso del passaggio a livello) che oggi ospita un parcheggio. Le FFS intendono dedicarsi alla progettazione solo una volta cresciuta in giudicato la variante di PR (potrebbe volerci qualche anno), ma un’idea di massima di cosa fare ce l’hanno già. In particolare in riferimento al parcheggio, l’intenzione a oggi è di mantenerlo, ma probabilmente interrato: «È prevista la costruzione di un posteggio misto P+Rail e a servizio della nuova costruzione», ci è stato detto.

La variante di PR per il comparto sud della stazione non si esaurisce però qui, in quanto questa non prevede più «l’ingombro nel settore D2». Concretamente, significa che lo stabile che oggi ospita fra l’altro un bar e un negozio d’alimentari a fianco dell’edificio FFS (sull’altro lato rispetto al deposito), potrà essere demolito. Nella zona è previsto uno spazio aperto che potrebbe essere adibito a piaza. Starà alle FFS progettarla assieme al nuovo edificio.