Confine

Anche i nostri telefoni, domani, potrebbero ricevere l'IT-alert

Il nuovo sistema di allarme pubblico verrà testato in Lombardia martedì a mezzogiorno: considerando la vicinanza geografica, è possibile che anche l'utenza ticinese riceva la notifica di prova
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
18.09.2023 17:15

Domani, a mezzogiorno in punto, gli smartphone presenti in Lombardia riceveranno una notifica speciale. Cui farà seguito, leggiamo, un suono prolungato. Nessun timore, Ticino compreso (ci arriveremo in un secondo momento). Si tratta, banalmente, del primo test regionale del nuovo, nuovissimo sistema di allarme pubblico denominato IT-alert. Un progetto guidato dalla Protezione civile italiana. D'accordo, ma di che cosa stiamo parlando? Proviamo a fare chiarezza.

IT-alert, dicevamo, è il neonato sistema di allarme pubblico italiano. Mentre scriviamo queste righe, è ancora in fase sperimentale o beta che dir si voglia. Quando sarà operativo, avviserà tutti i dispositivi mobili presenti in un'area circa un'emergenza grave o un disastro imminente. Sistemi simili sono già attivi in molti Paesi. L'Italia prevede di adoperarlo per varie casistiche, fra cui precipitazioni molto intense e attività vulcanica.

Bene, ma com'era la storia della notifica di domani? Non sarà un normale SMS, ma una notifica che, temporaneamente, interromperà tutte le altre funzioni del telefono. Il test, nei mesi scorsi, è già stato effettuato in altre regioni italiane. Dopo la notifica, l'utente dovrà semplicemente confermare di avere ricevuto l'allarme per ripristinare le funzionalità normali dello smartphone. La Protezione civile, parallelamente, proporrà anche un sondaggio per perfezionare il sistema. 

La notifica emetterà un suono particolare e prolungato. Sarà in tutto e per tutto diversa rispetto a quelle cui siamo abituati. Attenzione, però: se il telefono sarà in modalità silenziosa, è possibile che il suono non venga emesso. Gli utenti in Lombardia che non dovessero ricevere l'IT-alert, per contro, sono tenuti a comunicarlo compilando il questionario disponibile sul sito dedicato al sistema. Sistema che, dicevamo, si pone quale obiettivo una trasmissione corretta delle informazioni alla popolazione in caso di emergenze gravi. Garantendo, di riflesso, tempi di reazione più rapidi. 

Quanto al Ticino, considerando la vicinanza geografica alla Lombardia (e al Piemonte, dove il test scatterà a ottobre) è possibile, come confermato dalla Sezione degli Enti locali, che anche i dispositivi da questa parte del confine ricevano l'IT-alert. Niente paura, come detto: si tratterà di un'esercitazione. «È importante tenere presente che si tratta di una prova del sistema di allarme e non occorre intraprendere nessuna misura» ha scritto, non a caso, la Sezione. È pure possibile che, se vi trovate per strada, sentirete lo stesso suono, molto forte, arrivare dai cellulari delle persone accanto a voi.

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