Politica

Anziani e presa a carico, i costi sollevano dubbi

La pianificazione costerebbe 340 milioni all’anno e i commissari si interrogano - Gianella: «Lo stato delle finanze impone una riflessione» - Guerra: «Approfondimenti in corso» - Durisch: «Non vedo dove si possa tagliare» - Jelmini: «Le critiche? Siano almeno costruttive»
© Cdt/Chiara Zocchetti

Sul principio, tutti d’accordo. A sollevare qualche perplessità sono però i costi dell’operazione. Al centro c’è la pianificazione integrata per gli anziani, un maxi progetto che rivede la presa a carico delle fasce della popolazione più in là con gli anni. In sostanza, il messaggio del Governo prevede di aumentare i posti letto nelle case per anziani (+26%, ossia 1.180 unità) e soprattutto di rafforzare il servizio di assistenza e cura a domicilio. Un progetto più che mai necessario, dicono tutte le forze politiche, vista l’evoluzione demografica. Il problema, semmai, sono i costi. Sì, perché le spese di gestione annuale ammonteranno nel 2030 a 340 milioni di franchi (per l’80% a carico dei Comuni e per il 20% del Cantone). Troppo, secondo alcuni.

Discussioni in corso

Il tema, ieri mattina, è finito sul tavolo della Commissione della gestione (che ha incontrato i consiglieri di Stato Christian Vitta e Raffaele De Rosa), chiamata a dare un preavviso finanziario. Il contenuto della pianificazione, invece, è trattato dalla Commissione sanità.

«Siamo tutti d’accordo – premette Alessandra Gianella, capogruppo del PLR – che i bisogni degli anziani siano un tema concreto. È altrettanto vero che siamo di fronte a costi importanti nell’ordine di decine e decine di milioni, quindi dobbiamo pure chiederci dove andare a prendere questi soldi e come compensare le uscite, affinché i debiti non ricadano sull’intera società». Di fronte a una situazione finanziaria del Cantone già difficile, per Gianella è importante avere una visione d’insieme: «Lo stato delle finanze impone una riflessione, sia in termini di efficienza, sia di priorità». E ora, dice la capogruppo, «ci prenderemo un attimo di tempo per fare un’analisi più approfondita, sentendo anche il parere dei Comuni, visto che la ripartizione pesa in particolare su di loro. Vorremmo evitare che siano costretti ad aumentare il moltiplicatore per finanziare la pianificazione, gravando su un ceto medio già in difficoltà». Proprio per sondare il polso dei Comuni, la prossima settimana è prevista l’audizione in Commissione di Felice Dafond, presidente dell’Associazione comuni ticinesi.

Dal canto suo, il capogruppo del PS Ivo Durisch difende a spada tratta la pianificazione: «Non bisogna dimenticare che il progetto tiene conto dell’evoluzione demografica, che prevede un importante aumento delle persone Over80. Non stiamo quindi parlando di un’esplosione dei costi dovuta a nuovi servizi, bensì all’adattamento di questi ultimi all’aumento della speranza di vita». Inoltre, aggiunge il deputato socialista, «si è già cercato di contenere i costi, favorendo il mantenimento a domicilio degli anziani». «Secondo noi – chiosa Durisch – è un’ottima pianificazione. Anche perché non vediamo dove si potrebbe andare a risparmiare, se non riducendo la qualità delle prestazioni». Sulla stessa linea anche il deputato del Centro (PPD) Lorenzo Jelmini. «Mi sorprenderebbe moltissimo se non venisse condotta in porto questa pianificazione», spiega al CdT. E questo per due motivi: «Perché deriva da una semplice lettura della realtà, che racconta una popolazione che invecchia costantemente, e perché si tratta di un semplice aggiornamento dei servizi, contenendo per quanto possibile i costi che stanno esplodendo». Insomma, a chi si preoccupa dei costi, Jelmini risponde: «Se le obiezioni dovessero arrivare, mi piacerebbe che giungessero pure indicazioni precise su dove risparmiare. Chiaro, qualche preoccupazione c’è perché si tratta pur sempre di un (relativo) aumento della spesa corrente. Ma la critica non dev’essere “spendi troppo, blocca”. Dev’essere costruttiva».

Sul fronte della Lega, invece, come per il PLR, saranno portate avanti delle riflessioni interne. «Sul principio siamo tutti d’accordo. Ma ora la problematica è di natura finanziaria», spiega il deputato e membro della Commissione sanità Eolo Alberti. «E quindi, vista l’importanza del tema, è giusto che in Gestione portino avanti questa riflessione». Una riflessione che, conferma il deputato dalla Gestione Michele Guerra (Lega), sarà affrontata a breve: «Premetto che gli anziani sono una grande risorsa che va quindi tutelata. Ciò detto, la sottocommissione finanze sta monitorando la situazione finanziaria dall’esplosione del COVID ad oggi. E proprio nel merito di questo lavoro c’era stato chiesto di svolgere un approfondimento finanziario su questo grosso messaggio. Vista la sua portata, ora abbiamo deciso di estendere l’analisi a tutta la Commissione gestione e finanze, così da poter avere subito delle posizioni politiche. Abbiamo già ottenuto i dati più importanti e il gruppo della Lega ne discuterà alla prossima riunione».