Blitz degli inquirenti in una nota ditta di onoranze funebri

Le attenzioni della Procura si sono concentrate sul delicato mondo funerario. È quanto emerge dalle indiscrezioni – che si susseguono da giorni – che hanno trovato un fondamento quest’oggi: stando a nostre informazioni, infatti, gli inquirenti in giornata hanno effettuato un controllo all’interno della sede di una nota ditta di onoranze funebri di Mendrisio. Accertamenti finalizzati a comprendere se vi siano i presupposti per la realizzazione di reati penali.

Ministero pubblico e Polizia cantonale, in un secondo momento, hanno confermato quanto pubblicato. Si parla di irregolarità nell’esecuzione di opere in campo funerario. Il mondo funerario è disciplinato da regole precise, anche in materia sanitaria. Se le indagini in corso confermeranno i sospetti – stando a nostre informazioni la Procura si è mossa a seguito di una segnalazione – potrebbe dunque configurarsi l’ipotesi di reato di turbamento della pace dei defunti.

Il dispositivo, fanno sapere Ministero pubblico e Polizia, è nato a seguito di un'attività investigativa sviluppatasi nel corso delle ultime settimane ed è stato caratterizzato da una serie di perquisizioni, interrogatori e sequestri di materiale. Sono state in particolare interrogate due persone la cui posizione è attualmente al vaglio.

«Sono 47 anni che faccio questo lavoro e ho la coscienza a posto». Così, interrogato da Ticinonews, si è espresso il titolare della ditta di onoranze funebri finita sotto inchiesta. «Non ho capito di preciso per quale motivo abbiano iniziato a scavare, ma gli inquirenti sospettavano che avessimo occultato qualcosa nel nostro giardino. Non hanno trovato nulla». In giornata, infatti, un escavatore si era messo al lavoro nel giardino della sede dell'impresa. Lo scavo era sorvegliato da pattuglie e agenti della scientifica.