Confine

Boschi della droga a due passi dal Ticino: c'è un arresto

Si tratta di un cittadino marocchino che agiva nel territorio vicino alla Tresa, non lontano da Luino, e viveva in clandestinità – I Carabinieri stanno intensificando sempre di più le operazioni
© Carabinieri Varese
Red. Online
22.04.2023 16:30

Sono stati ribattezzati i boschi della droga. O dello spaccio. Si trovano a due passi dal Ticino, nel Comasco e nel Varesotto. E, da anni, occupano le pagine di cronaca oltreconfine. Vicende che, inevitabilmente, interessano anche il nostro cantone, considerando che questi territori sono frequentati anche da clienti ticinesi. Ne avevamo parlato qui e qui.

Nel frattempo, qualcosa si è mosso. Come riferisce il portale Varesenews, infatti, venerdì si è svolta un’operazione di controllo straordinario dei Carabinieri disposta dal Comando provinciale di Varese e coordinato dalla compagnia di Luino. Nello specifico, è stata eseguita una perlustrazione dei boschi a sud della località Biviglione e di quelli a ridosso del fiume Tresa. L’operazione ha portato all’arresto di un cittadino marocchino che, da tempo, viveva in pianta stabile nei boschi come un latitante.

Oltre alle aree boschive di Valcuvia, Valganna e Valmarchirolo, il comando di Luino ha deciso di inserire, a livello di controlli, anche i boschi vicini alla Tresa e di confine con il Ticino. E questo perché, banalmente, negli ultimi mesi erano emerse evidenze, nell’area, di spaccio a bordo strada e nuovi bivacchi.

La risposta dei Carabinieri, grazie alle squadre Cacciatori, non si è fatta attendere. Venerdì, la giornata per i militari è cominciata presto con uno studio della topografia del territorio che, leggiamo, ha consentito di individuare due importanti bivacchi: uno nascosto con cura e dislocato in un’area piuttosto impervia, con funzioni di riparo notturno e soggiorno a medio termine; l’altro, non lontano, che fungeva da punto di preparazione e smistamento di stupefacenti. Un bivacco, quest’ultimo, da cui gli spacciatori poi raggiungevano il bordo della strada per la vendita al dettaglio, non lontano da Luino.

I bivacchi, appunto, sono stati smantellati mentre durante l’operazione è stato eseguito l’arresto di un cittadino marocchino, con alle spalle diversi pregiudizi specifici di polizia in materia di stupefacenti. L’uomo era soggetto a ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP di un tribunale lombardo, e viveva in clandestinità nei boschi a due passi dal confine.

L’uomo ha tentato una fuga nella fitta boscaglia, ma è stato braccato e condotto negli uffici del Comando di Luino, da dove è poi stato tradotto presso il carcere di Varese.

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