Lugano

Cantieri stradali e politici: bisognerà avere pazienza

Dibattito ad ampio raggio a «La domenica del Corriere», partendo dagli imminenti lavori in zona stazione – Dopo l’estate entrerà nel vivo la campagna sulle zone trenta, mentre sui risparmi c’è ancora tanto lavoro da fare
©Chiara Zocchetti
Red. Lugano
01.06.2025 20:00

Lugano, vai piano. Facile rima dietro cui si celano alcuni temi cruciali per la politica cittadina. Due sono stati affrontati ieri su Teleticino a La domenica del Corriere, la trasmissione condotta da Gianni Righinetti che ha visto discutere la municipale Karin Valenzano Rossi e i consiglieri comunali Paolo Beltraminelli, Edoardo Cappelletti e Raide Bassi. Il dibattito luganese è cominciato in realtà dal territorio di Massagno, dove sta per iniziare quello che è stato definito «il cantiere dell’anno» a livello di opere stradali: la realizzazione del sottopassaggio Genzana nell’ambito del progetto StazLu. Da oggi e per dodici mesi, in via San Gottardo sarà in vigore il senso unico in salita tra il tunnel di Besso e l’incrocio Arizona. Territorio di Massagno, conseguenze anche per Lugano, ovviamente. «Arriveranno cantieri peggiori...» ha esordito Valenzano Rossi «gelando» un po’ lo studio tv. «Del resto si stanno facendo grossi investimenti per potenziare il trasporto pubblico – possiamo immaginare che uno dei cantieri «peggiori» sarà quello per l’arrivo del futuro tram in centro, ndr – e il tessuto urbano deve prepararsi per accogliere le nuove opere, oltre a sistemare la situazione esistente». «

Alla fine, questi cantieri porteranno benefici a tutti» ha ricordato Beltraminelli. «Bisogna solo gestirli al meglio. A tal proposito, sono contento di constatare che tutti gli enti coinvolti si stanno coordinando per trovare la soluzione più adatta». Un ambito in cui ci sono grossi margini di miglioramento, come scrivevamo su queste pagine, è quello della comunicazione agli automobilisti, per aiutarli a scegliere i percorsi migliori e ad evitare d’infilarsi in vie già trafficate. La stessa Valenzano Rossi, sempre su queste colonne, aveva fatto sapere che erano in corso riflessioni sull’introduzione di cartelli digitali. Sono invece ancora fisici, e anche belli pesanti, i totem che segnano l’inizio delle zone trenta, sulla cui estensione i luganesi voteranno il prossimo 28 settembre. «Il progetto del Municipio – ha ribadito Valenzano Rossi – non è quello di un limite generalizzato e non ha un intento vessatorio nei confronti degli automobilisti».

«Intanto però – ha replicato Bassi – si tolgono posteggi, si ampliano le zone pedonali, aumentano i tratti con il limite a trenta... Ma il traffico rimane». Di tutt’altro avviso Cappelletti, secondo cui il Municipio poteva osare di più. «Il progetto non è un grande passo avanti, se guardiamo quanto fatto in altri cantoni, ma almeno è un banco di prova per abituare la cittadinanza a vivere la mobilità in un modo nuovo».

Il pacchetto da dieci milioni

Piano, Lugano, deve andarci anche con le spese. E a La domenica del Corriere ha tenuto banco il pacchetto di misure per ridurre di dieci milioni annui le uscite correnti della Città. «Il suo allestimento – ha commentato Bassi – è la dimostrazione che mettendosi d’impegno, i risultati si portano a casa». «Tutti hanno fatto la loro parte» ha confermato Valenzano Rossi. «Del resto, nel recente passato sono stati approvati ‘allegramente’ troppi investimenti, quando era chiaro verso che situazione stava andando la Città». Il piano da dieci milioni non convince però Cappelletti: «Il Consiglio comunale aveva tracciato una linea rossa chiedendo di tutelare ambiti sensibili come la scuola e la socialità, invece questo non è stato fatto: una strada sbagliata». «Il lavoro non è finito» ha ammonito Beltraminelli riferendosi alle decisioni ancora da prendere a riguardo. Arriveranno anche qui cantieri peggiori. «Io però – ha concluso l’ex municipale – rimango ottimista».