Centro ricreativo e turistico con area camper di Bignasco: avanza il progetto

Il progetto del Centro ricreativo e turistico con area camper di Bignasco, riconosciuto come un’iniziativa strategica nell’ambito del Masterplan Alta Vallemaggia ha trovato nuovo slancio dopo il rallentamento causato dalla drammatica alluvione del mese di giugno del 2024.
Si è infatti svolto ieri a Bellinzona un incontro tra il Consigliere di Stato Christian Vitta – accompagnato dal Direttore della Divisione dell’economia Stefano Rizzi e dal Capo dell’Ufficio per lo sviluppo economico Valesko Wild – e una delegazione composta da vari rappresentanti della Vallemaggia, tra cui i deputati in Gran Consiglio e il Presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM), guidata dalla Sindaca di Cevio Wanda Dadò e dalla Capo Dicastero edilizia privata + edilizia pubblica Dusca Schindler.
Il Centro, concepito come struttura balneare coperta e fruibile tutto l’anno, prevede una grande vasca interna, una piscina per bambini, un’area relax (piccolo centro benessere con vista sulla valle), spazi multifunzionali con punto di ristoro e un’area camper attrezzata. L’infrastruttura punta a diventare un punto di riferimento per residenti e turisti, rafforzando l’attrattiva della regione anche in chiave di destagionalizzazione e valorizzazione delle risorse locali.
Nel corso dell’incontro, durante il quale si è discusso dello stato di avanzamento del progetto, il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) ha confermato la volontà di sostenere l’iniziativa con una proposta, che potrà, qualora le condizioni saranno date, beneficiare di un sostegno ai sensi della politica economica regionale e di eventuali contributi settoriali, così da raggiungere la necessaria copertura dell’investimento al 50% a fondo perso.
Sono inoltre stati concordati i prossimi passi, che permetteranno di avviare «su basi solide» la prevista raccolta fondi da parte del comune di Cevio, in modo da completare il piano di finanziamento «che ha già ottenuto importanti contributi da attori locali come la Fondazione Vallemaggia Territorio Vivo e Officine Idroelettriche della Maggia (OFIMA)».