Locarno

«Chiamate shock» agli anziani a Locarno: in manette due giovanissime

Le autrici della truffa, spacciandosi per una persona attiva in campo medico, hanno richiesto alla vittima un'importante somma di denaro, necessaria a coprire le cure di una congiunta affetta da una grave malattia
©Gabriele Putzu
Red. Online
11.11.2025 14:28

Lo scorso 4 novembre sono state arrestate una 18enne e una minorenne, entrambe cittadine ceche residenti in Repubblica Ceca in quanto sospettate di aver preso parte a truffe agli anziani, nello specifico le cosiddette «chiamate shock». Lo comunicano il Ministero pubblico, la Magistratura dei minorenni e la Polizia cantonale in una nota congiunta.

Il modus operandi ricalca quello evidenziato a più riprese in passato nelle sue numerose varianti. In questo caso le autrici, spacciandosi per una persona attiva in campo medico, hanno richiesto alla vittima con insistenza un'importante somma di denaro, necessaria a coprire le cure di una congiunta affetta da una grave malattia. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la paventata serietà della situazione), hanno messo sotto pressione la vittima inducendola a consegnare il denaro a disposizione e gli averi custoditi in casa. 

La celere segnalazione alla Centrale comune d'allarme di un familiare della persona truffata ha fatto scattare gli accertamenti di polizia, con il supporto della Polizia città di Bellinzona e della Polizia città di Locarno, che hanno poi portato al fermo delle due ragazze in una camera di albergo a Locarno. Le verifiche d'inchiesta effettuate hanno inoltre permesso di chiarire che la minorenne, il 3 novembre, poco prima delle 21.30, si è recata nel Malcantone dove l'anziana vittima le ha consegnato denaro e gioielli (refurtiva in gran parte recuperata). L'ipotesi di reato nei loro confronti è di truffa. L'inchiesta è coordinata dal Ministero pubblico e dalla Magistratura dei minorenni.