URC2022

Conferenza sull'Ucraina: Zelensky non sarà presente a Lugano

Lo ha confermato durante un incontro con la stampa il Dipartimento federale degli affari esteri – La delegazione di Kiev sarà guidata dal premier Denys Shmyhal
© LUDOVIC MARIN / POOL
Giorgia von Niederhäusern
30.06.2022 12:27

(Aggiornata alle 14.28) Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non sarà a Lugano lunedì e martedì per la conferenza sulla ricostruzione del suo Paese. La delegazione di Kiev sarà guidata dal premier Denys Shmyhal.

Presentando la conferenza un mese fa, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis aveva affermato che uno dei due alti dirigenti sarebbe arrivato in Ticino, ma che la decisione sarebbe stata presa all'ultimo momento. La situazione attuale non permette a Zelensky di lasciare l'Ucraina.

Con la guerra in corso, «è il primo responsabile. La legge lo obbliga a restare in Ucraina», ha detto oggi ai media a Berna l'ambasciatore ucraino in Svizzera Artem Rybchenko, aggiungendo che il capo di Stato si esprimerà tramite video.

In totale, oltre 100 rappresentanti ucraini parteciperanno all'evento, fra i quali una ventina di parlamentari e rappresentanti regionali. Rybchenko ha spento sul nascere le polemiche riguardante l'assenza di membri dell'opposizione fra i deputati: «Non si parla di politica, ma di questioni tecniche», ha detto. I responsabili delle commissioni saranno presenti.

In Ticino si recheranno anche una quindicina di ministri degli esteri. Le più grandi potenze saranno però sovente rappresentate a livello di vice-ministri.

I partecipanti

A rappresentare l’Ucraina alla conferenza, secondo la lista emanata dal Dipartimento in questi minuti, ci saranno il primo ministro Denys Shmyhal, il presidente della Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) Ruslan Stefanchuk, e 7 ministri.

Lunedì e martedì, non meno di 1.000 partecipanti si riuniranno a Lugano: rappresentanti di Governi, organizzazioni internazionali, società civile, settore privato e mondo accademico discuteranno della ricostruzione del Paese finito in guerra. Finora si sono registrate 52 delegazioni ufficiali, provenienti da 38 Stati e 14 organizzazioni internazionali. Ad essi si aggiungono circa 590 partecipanti individuali, provenienti soprattutto dal settore privato e dalla società civile.

 È come già noto attesa la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Gli altri Paesi che invieranno i loro capi di Governo non appartengono alla cerchia delle grandi potenze. Si tratta di Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Lituania.

La Svizzera sarà rappresentata dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis, dalla titolare del DATEC Simonetta Sommaruga e dalla presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin.

 

 

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