Viabilità

Corsia per i tir senza segreti

La Confederazione ha reso noti i dettagli del progetto che mira alla realizzazione di un’area per lo stazionamento dei camion lungo l’A2, tra Coldrerio e Balerna – La soluzione costa 55 milioni ed è stata scelta dopo aver valutato la possibilità di costruire un parcheggio esterno al tracciato stradale
Lungo il tratto di A2 interessato dal progetto sono spuntate le modine. ©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
13.06.2022 17:32

È un'opera multipla quella che l’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha in programma nel Mendrisiotto. Un’opera di cui la realizzazione di una corsia dedicati ai veicoli pesanti lungo l’autostrada, tra l’area di servizio di Coldrerio e il viadotto di Bisio a Balerna, è solo una parte; seppur la principale.

Dopo mesi di anticipazioni parziali, speculazioni (e polemiche) le intenzioni della Confederazione sono finalmente ufficiali. Da oggi (e fino al 12 luglio) l’incarto (voluminoso) che riguarda il progetto è in pubblicazione agli uffici tecnici comunali di Balerna, Coldrerio, Novazzano e Mendrisio.

Una barriera di sicurezza

I primi elementi che balzano all’occhio sfogliando i fascicoli che compongono l’incarto sono l’investimento previsto di circa 55,8 milioni di franchi (di cui circa 7 dedicati alla fase di progettazione) e, come anticipato poc’anzi, il numero di interventi all’orizzonte. Oltre alla corsia per veicoli pesanti fanno ad esempio parte del progetto opere per la gestione delle acque, l’ampliamento del viadotto Riale di Villa e la posa di pareti foniche. Su questi interventi torneremo tra poco, dopo aver illustrato le intenzioni di Berna in merito alla corsia per i tir.

La realizzazione di quest’ultima, premette USTRA nel rapporto tecnico generale riguardante il progetto, è necessaria in quanto «in caso di forte afflusso di mezzi pesanti verso sud i parcheggi dedicati presso l’area di sosta per veicoli pesanti in dogana non risultano essere sufficienti». Fino a qui nulla di nuovo, osiamo osservare, anche perché già oggi in caso di forte afflusso di camion verso sud i mezzi sostano sulla corsia d’emergenza dell’A2, tra Coldrerio e Balerna, talvolta anche a nord dell’area di servizio. Ma attualmente «la sicurezza non è del tutto soddisfacente», ammette USTRA. «Per sanare l’attuale situazione è necessario predisporre una corsia per il dosaggio in sicurezza di circa 60 tir. A questo scopo si prevede di realizzare un dosaggio "in linea" lungo l’autostrada, a lato della corsia di emergenza, in analogia a quanto avviene oggigiorno ma implementando una separazione fisica (una barriera di sicurezza, ndr) tra la corsia dedicata ai veicoli pesanti e la corsia d’emergenza autostradale».

In questo contesto l’USTRA fornisce alcune informazioni complementari in un rapporto separato incluso nell’incarto, dedicato esclusivamente alla corsia dei tir. «La messa in servizio del Centro di controllo veicoli pesanti (CCVP) di Giornico così come la digitalizzazione in corso per le operazioni di sdoganamento serviranno a ridurre ma non permetteranno di risolvere completamente il problema del dosaggio dei mezzi pesanti diretti verso sud. In caso di chiusura improvvisa della dogana e di attivazione del blocco dei mezzi pesanti diretti a sud presso il CCVP di Giornico, sarà comunque necessario accogliere i veicoli pesanti che avranno già superato il CCVP, così come i veicoli pesanti che accederanno all’autostrada dai 10 svincoli autostradali presenti tra Biasca e Chiasso». La stima è di 130 veicoli circa.

Le cifre

Nel dettaglio la corsia sarà lunga 1.740 metri, di cui 300 metri fungeranno da zona di accesso, 1.000 da zona di dosaggio e 440 metri da zona di accelerazione per l’immissione in sicurezza sulla A2. La soluzione all’orizzonte – si aggiunge – «ridurrà la capienza complessiva di veicoli pesanti (che possono stazionare nell’area, ndr) da 180 a 130» e questo implicherà «di far fronte agli eventi di chiusura della dogana fino a circa un’ora, mentre per gli avvenimenti più duraturi dovranno necessariamente essere attivate ulteriori aree di dosaggio temporanee ubicate più a nord».

L’opzione scartata

A proposito della soluzione all’orizzonte. Quella della corsia lungo l’A2 non è l’unica opzione valutata. Dopo aver scartato altre ubicazioni più a nord, è stata considerata anche la possibilità di utilizzare un’area esterna all’autostrada di circa 16.500 metri quadri per creare un parcheggio (in località Lündria, a Novazzano). L’opzione della corsia lungo l’A2 è stata preferita per questi motivi principali: utilizzo di minori superfici e uso di terreni meno pregiati, impatto ambientale minore, maggiore lontananza dagli abitati, espropriazioni limitate e costi realizzativi nettamente inferiori.

Le altre opere

Torniamo infine sulle altre opere previste dal progetto. Per quanto concerne lo smaltimento delle acque il disegno contempla l’adeguamento della rete di canalizzazioni; mentre per la protezione della falda all’orizzonte vi è la posa di una vasca longitudinale. Entrambi i manufatti che compongono il viadotto Riale di Villa saranno poi allargati, di quasi 5 metri l’uno. Adeguamenti sono in programma anche per altri 5 manufatti esterni al tracciato autostradale (4 sottopassi e un canale). In agenda infine la sostituzione di pareti foniche in due punti diversi lungo l’A2.