Medio Malcantone

Credito annullato: Bedigliora si difende

Il Municipio prende posizione dopo lo stop del Consiglio di Stato alla realizzazione dell’autosilo – Ribadita la «sostenibilità finanziaria» dell’opera – Gruppo di lavoro «insensibile davanti alle argomentazioni del Comune»
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
04.02.2025 17:49

Dopo la decisione del Consiglio di Stato di annullare il credito di 2,6 milioni per la realizzazione di un autosilo, avallato dal Legislativo di Bedigliora lo scorso dicembre, il Municipio ha deciso di prendere posizione illustrando «l’altro lato della medaglia». Il Governo, lo ricordiamo, aveva motivato la misura sulla base di due aspetti: il mancato accordo con gli altri Comuni, riuniti in un’apposita commissione consultiva, e l’impatto finanziario per le casse di Lema. Senza dimenticare la vicinanza alle elezioni differite del prossimo 6 aprile che porteranno alla nascita del nuovo Comune.

Tre aspetti rilevanti

Nella presa di posizione, Bedigliora chiarisce tre aspetti. Il primo: la sostenibilità finanziaria dell’opera, tematica affrontata «ben prima del voto consultivo sull’aggregazione del 2023». L’Esecutivo rimarca che «l’onore netto a carico del Comune sarebbe stato di circa 1,5 milioni e i costi generati dall’investimento sarebbero stati interamente coperti dalle entrate generate dalle tariffe di parcheggio». Tradotto: l’opera, per l’Esecutivo, sarebbe stata in grado di autofinanziarsi. Il secondo aspetto: il preavviso negativo del Gruppo di lavoro. Gruppo di lavoro, descritto come «insensibile» dal Municipio di Bedigliora, che ha espresso «in due circostanze un preavviso negativo senza alcuna motivazione scritta». La preoccupazione del Municipio «per una decisione tempestiva di realizzazione dell'opera – si legge – era motivata, oltre che dalla necessità impellente di posti auto, dal rischio concreto di veder lievitare i costi in caso di rinvio». Terzo e ultimo punto: la Sezione degli enti locali (SEL), a seguito di una segnalazione, aveva invitato il Municipio a ritirare il messaggio, cosa che non è stata fatta. «La SEL ha promosso un tentativo di conciliazione mettendo sul tavolo due emendamenti che se fossero stati accettati non avrebbero portato alla eventuale decisione di annullamento del voto». Per l’emendamento relativo alla percentuale del contributo di miglioria (per cui è stato scelto il 30%), la SEL proponeva di «demandare al nuovo Comune di Lema la determinazione della percentuale di prelievo. Se questo emendamento fosse stato condiviso avrebbe di fatto resa nulla la decisione del Consiglio comunale perché palesemente contrario alla Legge sui contributi di miglioria», chiosa il Municipio, auspicando comunque che i nuovi organi comunali di Lema diano seguito alla realizzazione dell’opera.

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