Cure psichiatriche per minorenni, inaugurata a Stabio la sede provvisoria

È stata inaugurata oggi a San Pietro di Stabio la nuova Unità di cura pedopsichiatrica dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), afferente al Dipartimento della sanità e della socialità (DSS). Realizzata con il supporto della Sezione della logistica del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), la struttura «segna un passo significativo nel rafforzamento dei servizi destinati ai bambini e agli adolescenti con disturbi psichiatrici nel Cantone Ticino», spiegano DSS e DFE in un comunicato.
Necessità di agire
Il 9 marzo 2022, il Consiglio di Stato ha varato la Pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2022-2025, «consapevole della necessità di agire» in risposta al «forte aumento delle richieste di cure psichiatriche per minorenni» dovuto all’acutizzarsi di disturbi e alla maggiore complessità dei casi. Difficoltà, queste, che hanno portato i sistemi sanitari a «faticare spesso» nel garantire risposte «tempestive e adeguate».
La soluzione provvisoria
Fino a oggi, i giovani pazienti ticinesi erano ricoverati nei reparti per adulti della Clinica psichiatrica cantonale e delle altre cliniche psichiatriche, soluzione ritenuta terapeuticamente inadeguata, o nel piccolo reparto di pedopsichiatria dell’Ospedale Civico di Lugano, dotato di soli cinque posti letto e con spazi molto esigui. Quest’ultimo verrà chiuso entro fine anno, anche per consentire i lavori di ristrutturazione del nosocomio.
Per migliorare la qualità dell’accoglienza e garantire la continuità delle cure, il Cantone ha allora individuato nella ex-Clinica di San Pietro di Stabio una sede provvisoria disponibile, in attesa di una nuova sede, prevista verosimilmente a Bellinzona.
Struttura
La struttura, di recente costruzione e conforme alle esigenze del settore, ha richiesto interventi contenuti, sottolinea il Cantone. Il lavoro, coordinato dalla Sezione della logistica del DFE, ha permesso in pochi mesi di realizzare degli spazi terapeutici progettati per rispondere in modo mirato alle esigenze cliniche, educative e relazionali dei giovani e delle giovani pazienti. Con questa fase intermedia il numero di posti letto disponibili per minorenni in fase acuta passa da 5 a 13.
«Non uno slogan: una responsabilità concreta»
Nel corso della cerimonia inaugurale, il Consigliere di Stato e Direttore del DSS, Raffaele De Rosa, ha sottolineato che «quando parliamo di intervento adeguato e tempestivo in ambito pedopsichiatrico non stiamo evocando uno slogan, ma una responsabilità concreta, collettiva, etica e sociale che ci sprona a prenderci cura del “nostro futuro”. Ogni segnale di malessere e di disagio colto in tempo, ogni valutazione di presa in carico appropriata, costituiscono un gesto che può cambiare le traiettorie di vita». A sua volta, il Consigliere di Stato e Direttore del DFE, Christian Vitta, ha evidenziato che «la Sezione della logistica del DFE ha coordinato l’insieme degli interventi necessari in tempi rapidi. L’ottima collaborazione con il DSS è stata un’ulteriore dimostrazione di quanto le sinergie interdipartimentali siano determinanti, favorendo la realizzazione di progetti anche complessi in tempi contenuti». Una collaborazione che proseguirà anche nel rinnovo dei reparti della Clinica psichiatrica cantonale (CPC) di Mendrisio.
