Politica

«Dal PS nessun soccorso a Claudio Zali»

Il co-presidente dei socialisti Fabrizio Sirica davanti al comitato cantonale ha lanciato un messaggio chiaro alla base: «Non giochiamo in difesa, puntando sul meno peggio: rispetto alla lista Lega-UDC siamo lontanissimi, quindi non regaliamo voti»
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
01.02.2023 22:10

«Questa sera voglio lanciare un messaggio in maniera molto chiara: nessun soccorso a Claudio Zali. Perché un voto a Zali è un decimo di voto alla lista Lega-UDC. E noi siamo lontanissimi da quella parte politica». Con queste parole, il co-presidente del PS Fabrizio Sirica si è rivolto questa sera al Comitato cantonale del partito, riunitosi alla Casa del popolo di Bellinzona.  

Un comitato cantonale dal sapore elettorale. E durante il quale - prima degli interventi dei candidati al Governo Marina Carobbio Guscetti e Yannick Demaria - la direzione del partito ha voluto ribadire la sua contrapposizione al fronte borghese. Una contrapposizione che deve escludere il voto «di soccorso» al ministro leghista, insidiato nella sua corsa alla riconferma in Consiglio di Stato dal democentrista Piero Marchesi. 

Non è un segreto, infatti, che tra le fila della sinistra Zali sia visto meglio di Marchesi per via delle sue idee politiche più vicine all’ambiente e al clima. Tuttavia, come detto, Sirica ha voluto chiudere la porta al «voto di soccorso», chiedendo a tutti di non ragionare secondo «la logica del meno peggio».   

«Il tema di fondo della nostra campagna è che ci sono due fronti contrapposti, due poli con due visioni della società», ha rimarcato Sirica. E mentre «la destra sta calamitando verso di sé il PLR, e spesso anche il Centro», il PS riconosce quale avversario primario la lista Lega-UDC. Una lista, ha aggiunto il co-presidente, «da cui siamo lontanissimi» su più temi: la fiscalità, il lavoro, le pensioni, solo per citare alcuni esempi. «Vogliono tagliare sul personale, sulle pensioni, ci hanno mentito per anni con ‘Prima i nostri’. Vogliamo regalare voti a queste idee? E allora, senza personalismi, voglio lanciare un messaggio chiaro: nessun soccorso a Claudio Zali, che a ben guardare non ne avrebbe nemmeno bisogno». «Noi - ha chiosato Sirica - dobbiamo andare avanti con la nostra visione, smettere di giocare in difesa, di puntare sul meno peggio, e giocare in attacco». 

Dal canto suo, la co-presidente Laura Riget ha stilato un bilancio (tra successi, come quello sul salario minimo, e sconfitte, come quella sul decreto Morisoli) della legislatura che si sta chiudendo. Ma è guardando al futuro, alle elezioni, che Riget ha voluto suonare la carica: «Resta tanto da fare. La legislatura che si aprirà ad aprile sarà caratterizzata anche dalle difficoltà finanziarie, con la minaccia della destra di procedere ai tagli alla spesa». Ecco perché, «è più che mai importante, in questi 60 giorni che ci separano dal 2 aprile, impegnarsi per rafforzare l’area rossoverde, per essere più incisivi nel nostro lavoro parlamentare». 

Il comitato cantonale è poi proseguito con una discussione sul tema della Cassa pensioni dello Stato (IPCT) e con un aggiornamento sulla raccolta firme dell’iniziativa e del referendum riguardanti i premi di cassa malati. «La situazione è drammatica - ha spiegato Sirica -, e utilizzo questa parola forte perché rispetto al nostro piano di battaglia siamo un po’ a rilento. Mancano due settimane e quindi faccio un appello alla mobilitazione. Che è pure il miglior modo per far passare i nostri messaggi politici e per fare campagna elettorale. Manca qualche migliaia di firme. Ma sono sicuro che e la faremo».